Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 20:01
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Resa dei conti nel Pd di Crotone: gli “autoconvocati” contro Murgi e Stefanizzi

Una trentina di esponenti non allineati si è riunita per stendere un manifesto programmatico da presentare al commissario Graziano. E per invocare il passo indietro dei due segretari

Pubblicato il: 13/07/2019 – 10:22
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Resa dei conti nel Pd di Crotone: gli “autoconvocati” contro Murgi e Stefanizzi
di Gaetano Megna CROTONE Gli autoconvocati del Partito democratico chiedono la testa del segretario provinciale e di quello cittadino. Erano in tutto una trentina, quelli che ieri sera si sono dati appuntamento nella sede dem di via Panella a Crotone. Tra gli altri, presenze importanti, quali l’ex sindaco di Crotone Peppino Vallone, i sindaci Nicola Belcastro e Antonio Barberio, dirigenti di primissimo piano quali Giuseppe Corigliano e Sergio Contarino e l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale Sergio Arena. Ci sono anche altri sindaci poco avvezzi alle telecamere. Si sono autoconvocati perché il Pd di Crotone, come emerge nel dibattito, è assente sui grandi temi della città pitagorica e del suo territorio. C’è preoccupazione perché a Crotone si discute solo se conviene fare l’accordo con Enzo Sculco o restare all’opposizione. Il problema è che, negli ultimi tre anni, nel Pd della provincia di Crotone non si è mai parlato di programmi e non sono stati affrontati questioni quali le infrastrutture, che mancano, la sanità, che è sempre più povera, l’ambiente avvelenato dalla presenza di inquinamento, il lavoro che non c’è e i giovani che stanno abbandonando il territorio per andare a cercare fortuna altrove. Questi temi, secondo gli autoconvocati, sono stati dimenticati sia dal segretario provinciale, Gino Murgi (nella foto), che dalla segretaria cittadina, Antonella Stefanizzi. In questo partito l’unico tema trattato è stato quello delle alleanze nella speranza che potesse arrivare qualche incarico o qualche poltrona. Il problema, quindi, non è quello di fare l’alleanza con Sculco, ma su che base si intende fare. Ecco perché gli autoconvocati hanno deciso di stilare un manifesto programmatico da sottoporre all’approvazione del commissario regionale del partito, Stefano Graziano. Vogliono individuare gli argomenti da aggredire, ma non si fidano più né di Murgi e né di Stefanizzi, che hanno vivacchiato senza guidare adeguatamente il partito, che rischia di sparire dalla scena politica. Altro che risultati positivi alle recenti elezioni europee. Nei prossimi giorni la questione sarà sollevata al commissario Graziano al quale sarà chiesta la testa di Murgi e di Stefanizzi. Alla dichiarazione di guerra della Stefanizzi, che nell’assemblea cittadina tenutasi giovedì scorso aveva mostrato i muscoli a Graziano e al gruppo dirigente che oggi la contesta, c’è stata la reazione forte degli autoconvocati. Quella che si sta combattendo a Crotone non è solo una guerra locale, perché va inquadrata negli scontri che si sono aperti a livello regionale in vista della scelta del candidato a presidente della Regione Calabria. (redazione@corrierecal.it)
Argomenti
Categorie collegate

x

x