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L’assedio a Di Maio e la proposta di Morra: alleanza con la Lega ai voti su Rousseau

Il senatore M5S, dopo la spaccatura sulla Tav nella maggioranza gialloverde, avrebbe lanciato l’idea di mettere al vaglio degli iscritti la decisione sull’eventualità di andare avanti o meno al fia…

Pubblicato il: 08/08/2019 – 9:52
L’assedio a Di Maio e la proposta di Morra: alleanza con la Lega ai voti su Rousseau

di Sergio Pelaia
Già più volte, da quando l’M5S ha dato vita al governo gialloverde, si è fatto notare come uno dei frondisti più loquaci. Uno di quelli, per intenderci, che punta ad accreditarsi di fronte alla base pentastellata come custode dell’ortodossia grillina e, quindi, come dissidente rispetto alla linea dell’alleanza con i salviniani. Basta leggere il suo ultimo post su Facebook. Nelle ore in cui, proprio nell’aula del Senato in cui siede, va in scena lo psicodramma con la spaccatura nella maggioranza sulla Tav e l’approvazione delle mozioni a favore della Torino-Lione, Nicola Morra scrive, a corredo di una sua foto con in mano una cravatta col logo No Tav: «Alcuni che una volta avrebbero indossato questa cravatta No Tav, oggi l’hanno cambiata con il vestito dell’incoerenza. Non io, non noi, che eravamo, restiamo e saremo No Tav!». Chiaro, il messaggio. Ma non è questo il segnale più rumoroso lanciato proprio durante la crisi gialloverde dal senatore calabrese. C’è anche quello che il Corriere della Sera definisce un «colpo di scena». Mentre Matteo Salvini, dopo aver annullato gli appuntamenti “balneari” del pomeriggio, annuncia in un comizio a Sabaudia che «qualcosa (nella maggioranza, ndr) si è rotto», l’M5S rinvia l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari che era prevista per la serata. Nelle stanze di Palazzo Madama, nonostante il rinvio, ovviamente tra i senatori M5S si commenta la disfatta del sì alla Tav. È proprio in questo frangente che Morra, presidente della Commissione Antimafia, visto «il deludente anno di governo», propone, stando alle indiscrezioni, di rimettere al voto degli iscritti, sulla piattaforma Rousseau, la decisione se andare avanti o meno con l’alleanza di governo. La proposta di Morra non è stata ufficializzata, ma sembra comunque l’ennesimo atto di una guerra tutta interna al M5S e di un assedio alla leadership “filoleghista” di Luigi Di Maio. Da notare, però, che la sua linea “antileghista” non ha impedito a Morra, secondo quanto emerge dalle cronache parlamentari dei giorni scorsi, di votare la fiducia che ha dato il via libera definitivo al salvinianissimo decreto Sicurezza bis. (s.pelaia@corrierecal.it)

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