Quando si compiono scelte politiche di rilevanza strategica per il partito, la bussola deve essere in pieno rispetto delle regole e dei percorsi organizzativi che devono rispecchiare la pluralità delle idee, il ruolo dei circoli, il rispetto delle vocazioni territoriali, la piena sinergia tra gli iscritti ed i gruppi dirigenti.
Una via questa che diventa obbligatoria quando si devono compiere scelte di candidati che devono misurarsi con il variegato mondo sociale ed elettorale.
La discussione in Calabria sui percorsi politici da seguire deve essere incardinata in un rigoroso e franco confronto all’interno delle regole che guidano l’azione del partito.
Dunque, non si può proclamare la democrazia se non si restituisce centralità ai circoli che sono chiamati a svolgere un ruolo decisivo nelle scelte che contano.
Il ruolo dell’iscritto non deve mai essere mortificato, le decisioni calate dall’alto rischiano di essere controproducenti.
Un partito è vivo quando gli iscritti sono messi nelle condizioni di esprimere liberamente le loro idee.
L’auspicio è che il segretario nazionale Nicola Zingaretti ed il responsabile del mezzogiorno Oddati tengano conto di queste indicazioni e mettano il partito nelle condizioni di esprimersi attraverso le sue articolazioni territoriali in vista delle prossime scelte che riguardano la competizione regionale in Calabria.
Le scorciatoie verticistiche sono sempre controproducenti, mentre le scelte meditate e costruire dal basso sono sempre vincenti.
*Responsabile Provinciale dei Circoli-Federazione Provinciale di Cosenza
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