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Assemblea Pd, arriva l'ultimatum: «Chi partecipa è contro il partito». La replica: «Basta minacce»

Nuovo aut aut di Graziano e Oddati: «Stupefacente che dirigenti si oppongano alle nostre decisioni». Avvertimento ai pro-Oliverio: «Seguano la linea o si assumeranno la responsabilità delle loro scel…

Pubblicato il: 26/09/2019 – 19:08
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Assemblea Pd, arriva l'ultimatum: «Chi partecipa è contro il partito». La replica: «Basta minacce»
LAMEZIA TERME Nuovo capitolo della guerra civile nel Pd calabrese. Dopo la decisione del comitato promotore di celebrare comunque l’assemblea dei circoli e degli amministratori – convocata per domani a Catanzaro (qui la notizia) –, il commissario regionale Stefano Graziano e il responsabile nazionale per il Sud Nicola Oddati lanciano un ultimatum: stop all’assemblea. Chi non lo farà si metterà «contro le indicazioni del partito». Un modo soft per dire che i responsabili dei circoli che saranno a Catanzaro rischiano l’espulsione. Il conflitto interno rischia dunque di arrivare al suo acme e di acuire le distanze tra i vertici nazionale e regionale del partito e quell’area pro-Oliverio che vorrebbe le primarie per la scelta del candidato presidente alle prossime elezioni. Il Comitato, proprio oggi, aveva diffuso una nota in cui aveva ribadito la celebrazione dell’assemblea e annunciato la presenza del governatore Oliverio. Una nota a cui Graziano e Oddati hanno deciso di replicare con forza. «Chiediamo a chi ricopre incarichi dirigenziali nel partito – spiegano – di agire con senso di responsabilità e comprendere che, alla luce del mutato quadro politico nazionale, è stato imboccato un sentiero nuovo e che su questo percorso si lavora per vincere la sfida elettorale». «C’è una linea chiara e netta – spiegano – che non è contro qualcuno. È una linea per il futuro della Calabria che tiene conto del nuovo quadro nazionale. Sono perciò errate quelle iniziative che non rispecchiano tale linea, figlie di una vecchia stagione politica. Ma chi viene meno alla richiesta di lealtà e generosità si assumerà le sue responsabilità. Il commissario e il gruppo dirigente nazionale non si sono sottratti ad iniziative e momento di confronto, anche aspri, quando promossi da organismi legittimi. È stupefacente che dirigenti di primo piano e di lungo corso decidano di partecipare ad iniziative autoconvoncate che si contrappongono platealmente alle indicazioni politiche degli organismi dirigenti. Spesso si invoca lo statuto per richiamare le primarie, ma si dimentica che – da statuto – in un partito commissariato l’unica autorità è il commissario nominato dalla Direzione nazionale e l’uso del simbolo è esclusivamente in capo al commissario. Nei prossimi giorni saremo noi ad indire un’assemblea dei circoli e dei gruppi dirigenti e discutere – come è giusto – delle decisioni da assumere. Chiunque lo faccia adesso, in questo modo, sceglie di mettersi contro le indicazioni del partito». «GRAZIANO E ODDATI RISPETTINO LE REGOLE INVECE DI MINACCIARE» «Lo Statuto del Pd nazionale è in vigore anche in Calabria». Non si fa attendere la replica del Comitato promotore dei circoli Pd Calabria all’aut aut del commissario Dem Stefano Graziano e del responsabile nazionale per il Sud Nicola Oddati. «Le affermazioni di Graziano e Oddati – sottolineano – testimoniano oltre che palese nervosismo anche una cultura lontana anni luce dal Partito democratico che è un partito plurale, aperto e democratico. La Direzione nazionale non ha mai votato alcun accordo organico con i 5 Stelle anzi il segretario Zingaretti ha ribadito che devono essere i territori i protagonisti per definire le alleanze politiche». «Dovrebbero sapere inoltre i nostri dirigenti – è detto nella nota – che i commissari rappresentano il partito nazionale e non i territori che fino ad ora sono stati mortificati e violentati da atti e parole scellerate e violente. Il commissario ha un solo mandato dalla direzione nazionale: convocare il congresso regionale. Lavori per questo e ci risparmi i suoi stati d’ansia. Lo stesso non può pensare infatti di essere Napoleone e di decidere per tutti». «Noi pensiamo alla Calabria – sottolineano i responsabili del Comitato – e lo facciamo costruendo percorsi democratici e non firmando comunicati che fanno ridere per inconsistenza e tono minaccioso. Abbiamo già raggiunto l’obiettivo di aver ricordato ai dirigenti che esistono i circoli ed i territori dal momento che è stata annunciata la convocazione di una assemblea regionale da parte del commissario». «È una buona notizia – concludono – e ovviamente noi parteciperemo per dire la nostra ed ascoltare le ragioni degli altri. Domani cominciamo questo percorso da Catanzaro per far riappropriare i democratici e le democratiche calabresi del partito democratico della Calabria».
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