Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 16:32
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

“Mater”, la Procura di Cosenza chiede 16 condanne

L’operazione antidroga scaturì a fine 2016 dalla scelta di una mamma coraggio che denunciò il figlio

Pubblicato il: 11/10/2019 – 18:51
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
“Mater”, la Procura di Cosenza chiede 16 condanne
di Michele Presta COSENZA “Mater” è stata l’operazione capofila di una serie di inchieste che hanno visto al centro delle indagini condotte dai carabinieri e della polizia di stato dichiarazioni delle «mamme coraggio» cosentine che hanno denunciato i figli assuntori e spacciatori di sostanze stupefacente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza e portò sul finire del 2016 all’esecuzione di 35 misure cautelari oltre che di 9 obblighi di dimora. Notificato l’avviso di conclusione delle indagini, nel corso dell’udienze preliminari, più di 20 indagati hanno deciso di patteggiare la pena. Per chi, invece, ha optato per il rito ordinario si sono susseguite le udienze dinnanzi al tribunale di Cosenza in composizione collegiale. Nel fascicolo d’indagine i carabinieri annotarono centinaia di episodi di cessione di sostanze stupefacenti, ma anche di usura ed estorsione. Di questo corrispondono gli odierni imputati. Marco Perna è imputato eccellente del processo, il figlio dello storico boss cosentino Franco, è attualmente detenuto per la pena rimediata nel corso del processo “Apocalisse”. Non sono mancati i colpi di scena, uno su tutti: il pentimento di Alberto Novello (qui la notizia). Il giovane cosentino, nel corso dell’udienza nella quale venne sentito come testimone riferì alcune circostanze che riguardavano lo spaccio di stupefacente nella città di Cosenza (qui la notizia). Chiusa l’istruttoria dibattimentale, il pubblico ministero Giuseppe Cozzolino, ha nel corso della sua requisitoria ripercorso l’intera vicenda contenuta in più di 200 capi d’imputazioni. Il 20 e il 22 novembre le difese discuteranno le posizioni dei loro assistiti. LE RICHIESTE Stefano Giannini: 4 mesi di reclusione e 800 euro di multa Giuseppe Gozzi: 6 anni di reclusione e 12mila euro di multa Alberto Novello: 5 mesi di reclusione e 900 euro di multa Mirko Capizzano: 6 anni e 6 mesi di reclusione e 1500 euro di multa Giuseppe Cofone: 7 mesi di reclusione e 500 euro di multa Salvatore Calandrino: 8 mesi di reclusione e 6mila euro di multa Walter Filice: 1 anno e 2 mesi di reclusione 3 3mila euro di multa Francesco Mazzei: 2 anni di reclusione e 3mila euro di multa Antioni Andali: 6 mesi di reclusione e 900 euro di multa Francesco Angelo Bartolomeo: 2 anni e 1 mese di reclusione e 7mila euro di multa Francesco Mosciaro: 6 mesi di reclusione e 800 euro di multa Agostino Ritacco: 1 anno e 2 mesi di reclusione e 3mila euro di multa Marco Perna: 3 anni e 9 mesi di reclusione e 12 mila euro di multa Ernesto Mele: 2 anni e 6 mesi di reclusione Donovan Falbo: 1 anno e 4 mesi di reclusione e 4mila euro di multa Gianluca Polillo: 10 mesi di reclusione e 1200 euro di multa Luigi Storino: richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste. Sono stati trasmessi gli atti in procura con l’accusa di calunnia per Daniel Pugliese, Vincenzo Aiello, Tommaso Sigillo,Andrea Zicarelli, Giuseppe Pugliese. Per falsa testimonianza: Giampaolo Arcuri e Carpino Luigi, Gaglianese Riccardo, Maria De Ruvo, Pamela D’Ambrosio. Calunnia e falsa testimonianza nei confronti di Antonio Germano. (m.presta@corrierecal.it)
Argomenti
Categorie collegate

x

x