CATANZARO La nomina è un’apertura. Ma lungo un solco sottile, sottilissimo. Paolo Parentela incontrerà mercoledì prossimo il capo politico del Movimento Cinquestelle Luigi Di Maio. E con lui e i vertici nazionali pentastellati ragionerà di Calabria e dell’alleanza possibile (?) con il Partito democratico. La novità sta nella scelta del parlamentare catanzarese come coordinatore per le Regionali e in un approccio che si annuncia diverso rispetto a quello tenuto finora a tutti i livelli dal M5S calabrese, inchiodato su posizioni nette rispetto all’accordo politico ma senza un’incursione su temi e contenuti. Parentela cercherà di approfondire la questione, ferma finora sul “sì o no” al Partito democratico, entrando nel dettaglio, cioè di quale Pd si parli nel contesto dell’alleanza.
Sentiero stretto, appunto. Perché, seppure nell’ultimo mese i dem abbiano cambiato approccio e vesti con il “no” del trio Zingaretti-Oddati-Graziano alla (ri)candidatura di Mario Oliverio, la questione sarà spostata probabilmente più in avanti. La discriminante non è più soltanto la scelta del governatore uscente: il discorso verterà (anche) su metodi e contenuti. Secondo quanto si apprende, al Pd saranno chieste scelte radicali. Questo, probabilmente, anche per rendere più flessibili le resistenze al potenziale accordo che, almeno finora, sono arrivate da tutti i livelli calabresi del Movimento, dai meet up fino alla deputazione.
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