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Lamezia verso il ballottaggio. Mascaro: «No apparentamenti». Pegna: «Io la novità» – VIDEO

In vista del secondo turno del 24 novembre è subito sfida tra l’ex sindaco (che ha raggiunto quasi il 40% senza l’appoggio dei partiti) e il promoter (che fa appelli ai tanti astenuti)

Pubblicato il: 11/11/2019 – 17:30
Lamezia verso il ballottaggio. Mascaro: «No apparentamenti». Pegna: «Io la novità» – VIDEO

di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Sarà la sfida tra Paolo Mascaro e Ruggero Pegna ad infiammare la scena politica a Lamezia Terme. Saranno loro due, infatti, a contendersi lo scranno di sindaco della città della Piana nel turno di ballottaggio previsto per il 24 novembre. Da una parte l’ex sindaco, avvocato e protagonista degli ultimi anni della politica lametina. Dall’altra l’outsider, il promoter impegnato nel mondo dello spettacolo da diversi anni e che solo all’ultimo (e con il sostegno del centrodestra) ha deciso di scendere in campo.
BOOM DI MASCARO Quello del primo turno (qui i tutti i dati) è dunque un risultato che sorprende (in parte) ma che conferma nella sostanza quelle che erano le previsioni. A cominciare dal boom di Mascaro che, numeri alla mano, ha dimostrato ancora una volta di avere in pugno gran parte dell’elettorato lametino portando a casa quasi il 40% dei consensi. Numeri che restituiscono l’immagine del suo successo anche in considerazione del risultato ottenuto nel 2015: «Nella precedente tornato ero sostenuto da ben 9 liste – dice Mascaro ai microfoni de L’altroCorriere Tv – di cui cinque di partito, due civiche di mia formazione e due rappresentative di movimenti locali, mentre in questa occasione sono sceso in campo senza alcun riferimento politico. È un messaggio chiaro e inequivocabile quello emerso dalle urne, inutile perdere tempo con numeri e numerini». Mascaro sente la vittoria in tasca e guarda al ballottaggio con fiducia: «Non ci saranno apparentamenti, chiederò soltanto il sostegno della comunità. In ogni caso e per il bene della città bisogna fare in modo che tutte le competenze si siedano allo stesso tavolo: in questo caso spalancherei le braccia a tutti coloro che vogliono dare una mano a Lamezia». Un risultato che sorprende? Non la pensa così l’ex sindaco: «Il consenso dei cittadini l’ho visto sempre immutato, come per esempio la sera del 24 novembre di due anni fa quando la città mi tributò una manifestazione di popolo commovente. L’ho vista durante i due anni di commissariamento quando ho preso parte agli incontri e alle manifestazioni alle quali sono stato chiamato direttamente. La sentenza dei giorni scorsi non ha aggiunto nulla, ha solo sventato il tentativo di fare confusione sulle possibili conseguenze in caso di incandidabilità».
LA SCALATA DI PEGNA C’è delusione (e non potrebbe essere altrimenti) nel centrosinistra e nel Pd, con Eugenio Guarascio battuto proprio da Ruggero Pegna per qualche centinaio di voti. «Un grande risultato – dice Pegna a L’altroCorriere Tv –, un grande successo considerato che fino a poco più di un mese fa il mio nome non era affatto in lizza tra i possibili candidati per la carica a sindaco di Lamezia. Un risultato che di fatto premia l’unica vera novità di questa consultazione elettorale, un progetto diverso che nasce dai partiti ma che si apre a tutti i cittadini». «Ora – continua Pegna – con entusiasmo e convinzione che il risultato possa ribaltarsi, guardiamo al 24 novembre credendo e sperando che molti cittadini astenuti si presentino alle urne. Sarà solo grazie a loro a Lamezia prevarrà la vera novità».
Anche Pegna, più o meno come un politico navigato, non teme il ballottaggio ma anzi richiama all’unità della città cercando di smuovere gli astenuti, che sono stati quasi uno su due degli aventi diritto: «Bisogna credere nel nostro progetto, al di là di questi inciuci così come li definiscono i politicanti. Qui si tratta di sposare, tra due proposte, quella effettivamente diversa, che costituisce un cambio di rotta. Dall’altra parte c’è chi ha già amministrato e ha portato Lamezia allo scioglimento e non ha saputo dare risposte ai bisogni della comunità. Premiare chi ha portato Lamezia alle macerie in cui si trova ritengo non sia la scelta giusta». (redazione@corrierecal.it)
https://youtu.be/SrOXWFiHiag

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