REGGIO CALABRIA «Tre anni e mezzo per avvicinare il Corecom ai calabresi». Ecco la sintesi di fine legislatura del presidente del Comitato regionale per le comunicazioni Giuseppe Rotta che stamattina, nella sala “Monteleone” del consiglio regionale, ha presentato il resoconto della propria attività. All’incontro, oltre al presidente del consiglio regionale Nicola Irto, sono intervenuti anche il dirigente Corecom Rosario Carnevale e i membri del consiglio Massimiliano Cileone e Frank Mario Santacroce.
Mattatore dell’incontro, proprio il presidente dell’autorità regionale per le comunicazioni Rotta che ha provato a sintetizzare le centinaia di pagine di relazione sull’attività dell’ente: «Abbiamo cercato di avvicinare il Corecom alla gente, anche fisicamente con l’apertura di ben 10 sedi su tutto il territorio regionale. Era inaccettabile costringere gli utenti a percorrere centinaia di chilometri, con dispendio economico e di tempo, per poter gestire i tentativi di conciliazione con gli operatori di comunicazione elettronica e con i nostri funzionari». «Abbiamo rinnovato il sito web – ha proseguito il dirigente – rendendo possibile accedere e scaricare tutte le delibere che il nostro comitato ha emesso dall’insediamento fino ad oggi». Un altro punto sul quale il Corecom ha puntato nell’ultimo triennio è stata la tutela dei minori e dei soggetti deboli: «Il primo intervento immediato è stato quello di creare un banner sul sito web dove chiunque, in totale discrezione e riservatezza, può segnalare gli abusi che ritiene di individuare sui mezzi di comunicazione ed in particolare sulle televisioni a diffusione regionale, Rai inclusa. Ma questo non poteva bastare: in conformità con il nuovo accordo quadro e la convenzione rinnovata con Agcom, abbiamo attivato una serie di incontri e attività formative in quasi tutte le scuole della Regione, che hanno coinvolto ad oggi, circa 8mila ragazzi, decine di insegnati e operatori del mondo dell’associazionismo, delle istituzioni e degli Ordini professionali, per diffondere la conoscenza e la consapevolezza dell’uso e delle problematicità della rete web e dei social network, per dare strumenti di prevenzione».
Ultimo punto, quello sull’innovazione e la formazione. «Ai giovani – ha spiegato ancora Rotta – abbiamo rivolto la nostra attenzione anche in prospettiva del loro sviluppo professionale. Abbiamo realizzato stage sia con accordi di collaborazione con l’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Facoltà di Ingegneria, che con gli Ordini Forensi di tutta la Regione, dando la possibilità a decine di giovani di frequentare il Corecom ed essere affiancati dai nostri esperti per fare esperienza sia nel campo delle conciliazioni delle controversie che in quelle tecniche del monitoraggio dell’elettrosmog». Ma gli studenti daranno anche un apporto pratico alle attività del Corecom: «Nei mesi scorsi, abbiamo formalizzato un accordo di collaborazione con gli Atenei di Reggio Calabria e di Messina che prevede l’elargizione di cinque borse di studio a cinque ingegneri che affiancheranno i nostri tecnici per riscrivere, dotati di nuovi hardware, i software per il monitoraggio e la videoregistrazione delle emittenti televisive calabresi».
L’INTERVENTO DI IRTO Il presidente del consiglio regionale Nicola Irto ha rivolto «un ringraziamento di cuore al presidente Pino Rotta, al vicepresidente Massimiliano Cileone e al segretario Frank Mario Santacroce per il lavoro che hanno svolto in questi anni al servizio dell’istituzione pubblica e della comunità calabrese. Siamo alla fine del nostro mandato e possiamo esprimere un giudizio e tracciare un bilancio pienamente positivo dell’attività del Corecom Calabria in questa legislatura.
Il Corecom in questi anni ha operato nel rispetto delle proprie prerogative, in assoluta autonomia ma, al tempo stesso, sui temi di proposta istituzionale, in sinergia con il Consiglio regionale. Abbiamo avuto la capacità, d’intesa con il presidente Rotta, di scindere i due momenti: da un lato, l’attività di vigilanza e controllo, la funzione di “arbitro” assolta dal Corecom, che appartiene a una sfera intangibile di terzietà; dall’altro, la funzione più ampia, in qualche misura anche “culturale”, che il Corecom ha svolto nel campo della comunicazione, che ha visto collaborare numerosi partner istituzionali in una chiave positiva e di crescita del sistema Calabria.
Le attività svolte sono numerose e importanti. Citarne qualcuna rischia di essere una sorta di “ingiustizia” rispetto alla mole complessiva delle attività svolte dal Corecom in questi anni, ma non posso fare a meno di ricordare le iniziative alle quali hanno partecipato i Corecom delle altre regioni italiane e l’Agcom, a testimonianza anche dell’autorevolezza assunta in questi anni dal Comitato calabrese. Era anche questo che avevamo chiesto al presidente Rotta e agli altri componenti del Corecom».
«Un particolare apprezzamento – ha detto Irto – sento di esprimerlo per il progetto volto a censire e promuovere le lingue minoritarie in Calabria, un patrimonio straordinario, composto da tre minoranze, che va valorizzato e su cui abbiamo lavorato per cercare di farlo inserire nel contratto di servizio Stato – Rai, incontrando però resistenze a livello centrale. E’ una battaglia che continueremo e che andrà riproposta perché le minoranze linguistiche possono giocare un ruolo fondamentale in chiave di sviluppo sostenibile, anche economico, turistico e culturale, della nostra regione. In tal senso, rinnovo la gratitudine anche alla sede regionale della Rai e al direttore Demetrio Crucitti per la puntuale e costante azione di stimolo. Inoltre, la sinergia con il polo culturale “Mattia Preti” consentirà di avere una ricca sezione multimediale sulle lingue minoritarie. Il Corecom è stato in questi anni un punto di riferimento per i cittadini, nelle controversie con gli operatori della comunicazione. Un lavoro complesso, con una mole di attività molto impegnativa, per il quale sento di ringraziare il dirigente Carnevale e tutto il personale che opera all’interno della struttura.
Adesso inizia la fase più “difficile” per il Corecom: entriamo in campagna elettorale e perciò sarà inevitabile che “l’arbitro” delle comunicazioni venga tirato dalla giacchetta da tutte le parti. Sull’imparzialità e sull’inflessibilità del Comitato, non c’è neanche da discutere… Ma semplicemente va fatto anche al Corecom un grande “in bocca al lupo” unito alla gratitudine per quanto realizzato fino a oggi». (frac)
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