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Provincia di Crotone, la Cgil non firma il contratto decentrato integrativo
La motivazione sarebbe il venir meno dell’accordo «a capisaldi sindacali, sia sotto il profilo normativo-contrattuale che sotto quello etico». E lancia l’appello per ritirare la firma anche a Cisl Fp…
Pubblicato il: 03/01/2020 – 15:14
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CROTONE «Le relazioni tra enti e soggetti sindacali – così come sancito dalle normative vigenti nella pubblica amministrazione e dal Ccnl Funzioni Locali 2016/2018 in vigore – sono improntate al dialogo costruttivo e trasparente, alla reciproca considerazione dei rispettivi diritti e obblighi, nonché alla prevenzione e risoluzione dei conflitti. Attraverso tali relazioni si attua tra l’altro: il contemperamento della missione di servizio pubblico delle amministrazioni a vantaggio dei cittadini con gli interessi dei lavoratori; si migliora la qualità delle decisione assunte; si sostengono la crescita professionale del personale, nonché i processi di innovazione organizzativa della Pubblica amministrazione. Capisaldi sindacali, quest’ultimi, – hanno affermato gli esponenti sindacali della Fp Cgil – venuti meno nel Ccdi 2019 redatto dalla parte pubblica della Provincia di Crotone, che noi non abbiamo, pertanto, ritenuto opportuno firmare. Un’ipotesi di contratto nella quale, attraverso il mancato riconoscimento e finanziamento dell’istituto della Progressione Economica orizzontale (Peo), si umiliano di fatto i lavoratori dell’ente intermedio crotonese, che – è opportuno ricordarlo – da mesi non ricevono con puntualità lo stipendio. Nel contempo, però, l’Amministrazione provinciale ha trovato i soldi per pagare puntualmente ai dirigenti le spettanze contrattuali del 2018 che ammontano a oltre 600mila euro (in quanto in organico vi sono: quattro dirigenti contrattualizzati a tempo determinato con l’articolo 110, un dirigente assunto a tempo determinato con l’articolo 90 nonché il segretario generale). Mentre i lavoratori non si sono visti remunerare nessun istituto contrattuale. In più, alla vigilia di capodanno, il presidente facente funzioni si è prodigato a reperire le risorse (che ammonterebbero a ben 100mila euro) per nominare un direttore generale, così come dimostra lo schema di avviso pubblico caricato sullo stesso sito istituzionale della Provincia di Crotone. Bando che abbiamo immediatamente contestato in maniera congiunta assieme alla Cisl Fp e alla Uil Fpl”. A seguito di “un insieme di condotte anti sindacali” da parte dei vertici della Provincia di Crotone, la Funzione pubblica Cgil Area Vasta invita, quindi, la Cisl Fp e la Uil Fpl “a ritirare la firma apposta sul Ccdi 2019 e a perseguire uniti anche questa battaglia per i giusti riconoscimenti contrattuali dei lavoratori».
Nell’ipotesi di contratto 2019 «che noi non abbiamo firmato» – hanno ribadito infine i dirigenti della Cgil – «vengono meno capisaldi sindacali irrinunciabili, sia sotto il profilo normativo-contrattuale che sotto quello etico».
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