LAMEZIA TERME «Non c’è stata cerimonia religiosa, è durato tutto sui 5-7 minuti. Non si capisce come, e stanno indagando le forze dell’ordine, la bara sia arrivata in quel luogo dove abitava la famiglia dell’uomo che purtroppo è deceduto, ed è stata lì per quei minuti e portata via. Chi ha sbagliato pagherà, non c’è nessuna giustificazione per chi ha consentito che ciò accadesse e per chi ha partecipato a questa cerimonia». Così il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, ospite stamattina di “Mattino cinque” su Canale 5 ha commentato la cerimonia funebre celebrata, nonostante i divieti imposti a causa del coronavirus e l’assembramento di decine di persone a “Ciampa di Cavallo”, quartiere di Lamezia Terme che ospita famiglie rom e non rom.
«Lamezia – ha concluso Mascaro – continuerà in quello che sta facendo. È una delle città che ha maggiormente contrastato la diffusione del contagio, che ha adottato il maggior numero di precauzioni e di ordinanze di quarantena obbligatoria, sta svolgendo un’attività di volontariato che è stupendamente agli occhi di tutti con distribuzione gratuita di mascherine a domicilio alle famiglie, casa per casa».
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