SAN FERDINANDO L’emergenza non ferma le iniziative a tutela dei diritti dei più vulnerabili, come testimoniano le parole di Celeste Logiacco, segretario Cgil della Piana che sui suoi profili social sottolinea: «Anche adesso, in piena emergenza Covid-19, nel rigoroso rispetto delle disposizioni del Governo, stiamo continuando a garantire la nostra azione quotidiana di tutela e presenza su tutta la Piana, perché proprio in questo momento così drammatico e delicato ancor di più come sindacato siamo chiamati a presidiare il territorio, senza arretrare rispetto al ruolo cui siamo chiamati a svolgere, soprattutto tra i più deboli e gli emarginati in condizioni di estrema vulnerabilità».
Non solo la tendopoli dunque, ma anche tutti gli insediamenti informali della Piana sono interessati dalle iniziative di assistenza ed ascolto che in questo periodo si rendono ancora più necessarie.
Stentano ad arrivare risposte concrete da parte delle Istituzioni. Risale allo scorso 6 aprile la conference call voluta dal prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, nella quale si sono tracciate le linee programmatiche per una possibile “deghettizzazione” e conseguente adeguamento delle condizioni di vita, lavorative e abitative dei braccianti che vivono nei ghetti e lavorano nelle campagne della Piana. Il Governo, attraverso l’opera di concerto dei Ministri Bellanova e Lamorgese, ha aperto alla possibilità di regolarizzare i braccianti per far fronte al problema della carenza di manodopera agricola in questo periodo di emergenza. Dalla Regione, l’ultimo annuncio risale a qualche giorno fa, quando l’assessore all’agricoltura e al welfare, Gianluca Gallo, ha annunciato due progetti di cui uno direttamente orientato ad eliminare gli insediamenti informali dove ancora oggi sono stipate centinaia di persone. In attesa di ulteriori riscontri, si continua ad intervenire in emergenza per far fronte ai bisogni più immediati di queste persone. (f.d.)
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