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Dodici latitanti estradati dalla Germania, 34 da inizio giugno

Undici uomini e una donna si erano rifugiati all’estero per sfuggire ai mandati d’arresto europei. Operazione condotta dal Servizio per a Cooperazione Internazionale di Polizia

Pubblicato il: 02/07/2020 – 15:44
Dodici latitanti estradati dalla Germania, 34 da inizio giugno

ROMA Si erano rifugiati in Germania nel tentativo di sfuggire ai mandati d’arresto europei emessi da nove Procure italiane (Asti, Catania, Firenze, L’Aquila, Nola, Piacenza, Reggio Calabria, Roma e Trieste). Oggi i 12 latitanti, “tutti con profili criminali di notevole pericolosità” sono stati estradati nel nostro Paese. Sono accusati di reati che vanno dal tentato omicidio alla violenza sui minori; dallo sfruttamento della prostituzione, a furti, rapine aggravate e traffico di sostanze stupefacenti. E l’operazione, condotta dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, guidata dal Prefetto Vittorio Rizzi, evidenzia la stretta collaborazione operativa tra le polizie dei vari Paesi per un Europa più sicura.
A prendere in consegna e scortare il gruppo composto da 11 uomini e da una donna, condannata per istigazione e favoreggiamento della prostituzione minorile, è stato il personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria in forza allo SCIP. I 12 – tra i quali ci sono due cittadini italiani – sono rientrati con un volo partito stamattina da Francoforte e diretto a Fiumicino. Con loro salgono a 34 i latitanti rintracciati dallo SCIP e riportati in Italia dai primi di giugno a oggi, dopo la lenta ripresa seguita al blocco dei collegamenti internazionali a seguito della pandemia di Covid-19. L’operazione di oggi, sottolinea una nota della polizia, conferma «ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra gli uffici investigativi territoriali e lo SCIP, organismo interforze che funge da unico punto di contatto italiano per la cooperazione internazionale di Polizia, che garantisce un costante interscambio info-operativo globale e può contare su una rete di Esperti per la Sicurezza dislocata in oltre sessanta Paesi del mondo».
L’unica donna è Aurica Guldi, 50 anni, romena: deve scontare 4 anni e 10 mesi di carcere (condanna emessa a Roma) per istigazione e favoreggiamento della prostituzione minorile. Due invece gli italiani: uno è Bartolomeo Di Fidio, 30 anni, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Nola per tentato omicidio.L’altro è Domenico Modaffari, di 26 anni, il quale era dimorante ad Hannover: su di lui pesa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Reggio Calabria ed è indagato dalla Dda locale per associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione Eyphemos.
Tutti gli altri sono stranieri. Come Eduart Markola, 30 anni, albanese, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Piacenza per traffico illecito di sostanze stupefacenti; Tarak Iben Ali, 25 anni, tunisino, che deve scontare una condanna in carcere, pronunciata a Catania, per rapina e traffico di sostanze stupefacenti;Germano Halilovic, 26 anni, bosniaco, su cui grava un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal gip di Roma per furto aggravato; Elijon Beqiri, 38 anni, albanese, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Bologna per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Completano l’elenco Ramiz Smajlaj, 62 anni, kosovaro che deve scontare 2 anni e 8 mesi per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti (sentenza emessa all’Aquila); Gezim Beqiri, 30 anni, serbo, (4 anni e 11 mesi di carcere da scontare a seguito di sentenza emessa dal Tribunale di Piacenza per furto aggravato); Farhad Khan, 46 anni, del Bangladesh, che deve terminare di scontare la condanna ricevuta a Roma a 4 anni e mezzo di carcere per istigazione e favoreggiamento della prostituzione minorile; Milad Ali, 37 anni, siriano, che ha una pena inflitta dall’autorità giudiziaria di Trieste a 4 anni e 5 mesi di carcere per rapina e traffico internazionale di stupefacenti; e Vasile Alin Gheorghica, 28 anni, romeno, destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, una del gip di Pavia, per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti e l’altra del gip di Asti per furto aggravato e rapina.

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