CATANZARO Adolfo Foggetti torna in carcere. A tradirlo è stato un video postato sul social network “Tik-Tok” nel quale al ritmo della colonna sonora della serie Tv dedicata a Pablo Escobar contava delle banconote ed estraeva una finta pistola a giocattolo puntandola alla telecamera. La segnalazione al servizio di protezione (Foggetti era ristretto ai domiciliari) è stata avanzata dalla Dda di Catanzaro e il giudice di sorveglianza ha ritenuto che la condotta del collaboratore di giustizia cosentino fosse tale da giustificare un suo rientro in cella. Gli atteggiamenti del pentito sono arrivati all’attenzione della magistratura nel corso dell’ultima udienza del processo relativo all’omicidio di Francesco Marincolo, dove il collaboratore di giustizia è stato condannato alla pena detentiva di 10 anni. Adolfo Foggetti, entrò nel programma di protezione nel 2014 poiché ritenuto uno degli uomini d’onore cosentini più importanti della nuova era. Non a caso era rampollo del clan “Bella Bella” retto da Michele Bruni e le sue rivelazioni permisero alle forze dell’ordine di individuare il corpo senza vita di Luca Bruni. Già in passato un video con lui in posa da Re con tanto di corona, aveva tradito, il collaboratore di giustizia che tutt’ora gode dei benefici del programma di protezione.
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