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Il Comune di Crotone deve 30mila euro ai suoi ex dirigenti
Sentenza del Tribunale del lavoro per il riconoscimento della remunerazione di risultato. Contestata la mancata applicazione di una delibera di giunta
Pubblicato il: 10/07/2020 – 17:43
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CROTONE La Sezione lavoro del Tribunale di Crotone ha condannato il Comune pitagorico al pagamento di circa 30mila euro. Beneficiari della sentenza sono gli ex dirigenti Antonio Ceraso, Domenico Clausi, Antonio Vincenzo Scalera, Gianfranco De Martino e la dirigente ancora in servizio Elisabetta Dominijanni. Il beneficio sarà esteso, anche se il nome non compare negli atti della sentenza, all’ex dirigente Giuseppe Vilone per il quale si sta predisponendo un atto ingiuntivo nei confronti del Comune. Il giudice Alessandra Angiuli, in composizione monocratica, lo scorso 2 luglio ha accolto il ricorso che chiedeva il riconoscimento del pagamento delle somme dovute per «la remunerazione della retribuzione di risultato, con indicazione della formula matematica applicabile».
Il ricorso depositato depositato il 28 maggio del 2018 ha contestato la mancata applicazione di una delibera di giunta comunale. A non volere applicare la delibera e, quindi, a non volere riconoscere la retribuzione di risultato ai dirigenti era stato un dirigente facente funzioni.
Secondo l’avvocato Sandro Cretella, che ha rappresentato tutti i ricorrenti, c’era stata una errata interpretazione della norma da parte del dirigente facente funzioni, che aveva fatto una forzatura. Il Comune è stato condannato al pagamento anche delle spese di lite sostenute dai ricorrenti quantificate in 259 euro per esborsi e 4.015 euro per compensi professionali. (g. m.)
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