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Nel centrosinistra crotonese è "bagarre" su chi può usare il simbolo del Pd
Non è scontato che il commissario Iacucci assegni la possibilità di usare il simbolo del partito ai candidati alleati di Enzo Sculco. Il portavoce cittadino del Pd, parla più di un’intesa con i Democ…
Pubblicato il: 15/07/2020 – 18:24
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di Gaetano Megna
CROTONE Nel Partito democratico resta da risolvere il problema dell’assegnazione del simbolo. Non è scontato che il commissario provinciale del Pd pitagorico, Franco Iacucci, assegni il simbolo del partito all’area che ha avuto il via libera da parte del commissario regionale Stefano Graziano per fare il matrimonio con il movimento di Enzo Sculco alle prossime elezioni comunali a Crotone. Iacucci era ed è contrario all’accordo e, quindi, potrebbe dire no all’assegnazione del simbolo. Per dire sì Iacucci dovrebbe ingoiarsi la propria posizione e tutto quello che ha detto sino ad ora. D’altra parte quello che sta succedendo a Crotone va inquadrato in una situazione nazionale. Nel Pd c’è una guerra tra “bande” per avere il controllo sul partito. I posizionamenti nazionali, a scalare, si ripercuotono anche nei livelli regionali, provinciali e cittadini. In Calabria lo scontro si è acuito soprattutto a Cosenza e Crotone, vecchie roccaforti di Mario Oliverio. Nella città pitagorica potrebbe non esserci più la regia di Oliverio, ma lo schieramento che vuole l’accodo con Sculco è quello messo in piedi dall’ex governatore quando guidava la Regione. Il primo round lo hanno vinto coloro che vogliono l’alleanza in continuità con la precedente amministrazione comunale, ma la partita potrebbe non essersi ancora conclusa e nei prossimi giorni lo scontro a Crotone potrebbe avvenire sull’assegnazione del simbolo, sempre che i livelli nazionali dem decidono di confermare la linea tracciata da Graziano di andare ad un’alleanza con il “reuccio” Sculco. Oggi il portavoce cittadino del Pd, Carmine Talarico, ha diffuso una nota nella quale si fa riferimento all’iniziativa organizzata ieri da Sculco per sancire l’avvio ufficiale della campagna elettorale . Talarico definisce le liste alleate «l’insieme del raggruppamento che si riunisce attorno a Dp». Democratici e progressisti è il foglio di fico che dovrebbe nascondere la continuità amministrativa. Siccome l’altra area del Pd, quella che non vuole l’accodo con Sculco, chiede la discontinuità con la precedente amministrazione, coloro che l’accordo lo vogliono si sono inventati l’alleanza con Dp: modello regione. Nella coalizione di “Crotone in movimento”, slogan elettorale scelto da Sculco, non c’è solo Dp perché vengono riproposte le sigle che hanno fatto eleggere l’ex sindaco Ugo Pugliese. Talarico qualche messaggio politico nella sua nota di oggi lo manda. Scrive, infatti, che “sarà cura della Direzione nazionale del Pd a sciogliere” il nodo della questione interna. La scelta, quindi, ancora non è definitiva? Questo sembrerebbe anche se il portavoce aggiunge: “E su questa ultima considerazione il Pd cittadino ha tutta l’attenzione degli organismi nazionali dei dem e stiamo lavorando, al delicato e frastagliato tema delle alleanze con un mandato, indicatoci dal partito nazionale, chiaro”. Intanto ieri Sculco ha riunito i suoi per avviare la campagna elettorale nella nota inviata alla stampa si parla di “oltre 130 candidati che si sono ritrovati, divisi in due gruppi per il rispetto delle norme anti-Covid, nei locali di Italsistemi”. Con Sculco c’è anche “l’ingegnere Antonio Bevilacqua e la sua lista, “Variante”, che ha voluto portare il proprio contributo alla riunione”. Il “reccio” ha tracciato la linea ed ha anche detto che il candidato a sindaco non lo sceglie solo il Pd, come aveva ipotizzato sabato scorso Graziano nella riunione dell’assemblea cittadina tenutasi a Crotone. Il candidato a sindaco, secondo Sculco, va condiviso dalla coalizione. Le liste che ha allestito il movimento del “reuccio” sono: i DemoKRatici, Democratici e Progressisti, Crotone in Rete, Laboratorio Crotone, Araba Fenice, Popolari per Crotone a cui si aggiunge “il gruppo Variante”. (redazione@corrierecal.it)
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