LAMEZIA TERME Calabria e fondi europei: un binomio che troppo spesso non ha funzionato. Ed allora la buona notizia dei 500 milioni rimodulati in base alle esigenze calabresi, da spendere e programmare nei prossimi mesi, dopo la pandemia, rappresenta una buona notizia per tutta la regione. In questa ottica si inquadra la visita in Calabria di Brando Benifei, capogruppo del Partito democratico al Parlamento europeo, ieri a Cosenza e oggi a Lamezia Terme.
Promossi dai giovani democratici, gli incontri sono serviti per fare il punto sulla opportunità che l’Europa riversa alle regioni, con l’obiettivo di contrastare la fuga di cervelli e di chi vuole continuare a investire in una terra bellissima e maledetta allo stesso tempo.
Benifei, ligure, trentaquattro anni, ieri ha incontrato l’amministrazione comunale di Casali del Manco, neonato comune presilano, sorto a seguito della fusione di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta, mentre questa mattina è stato a Lamezia, a infondere nuove e rinnovate speranze.
«Per la Calabria – spiega Benifei al Corriere della Calabria – la programmazione europea ha un significato importante e molteplice: lavorare perché i giovani non debbano più andarsene, costruire una vita familiare qui dopo anni di opportunità mancate. Ho raccontato ai giovani calabresi quattro mesi di lavoro effettuato a Bruxelles su questi temi, in stretto contatto col governo ed il partito nazionale per il Recovery Fund e i 209 miliardi di euro dedicati all’Italia».
Fondi che serviranno per le «infrastrutture materiali e digitali – chiarisce ancora Benifei – tecnologia, sostenibilità, turismo di qualità attraverso il rafforzamento della rete ferroviaria e la mobilità veloce. È importante che siano stati i giovani democratici ad organizzare le iniziative, segno che in Calabria le nuove generazioni hanno intenzione di portare avanti un rinnovamento vero e di buone pratiche politiche. Giovani che hanno diritto di sperare in un futuro migliore, senza dover essere costretto a fare le valigie».
Opportunità, dunque, da non sprecare, anche perché l’Ue ha stabilito che l’ultima tranche di fondi «da restituire, potranno essere impiegati nuovamente, a prescindere dal piano di ripresa. Cinquecento milioni di euro – specifica Brando Benifei – disponibili e da riutilizzare attraverso una riprogrammazione pensata con la Regione Calabria. In questa direzione si è mosso il nostro lavoro negli ultimi mesi. Ci siamo confrontati con amministratori, associazioni, per un lavoro che avrà una data chiave: la metà di ottobre, quando bisognerà presentare i progetti su come utilizzare le risorse nei prossimi anni. Da capogruppo del Pd al parlamento europeo – conclude Benifei – sono contento di aver avuto la possibilità di confrontarmi con i giovani calabresi, giovani che vogliono mettersi in gioco». (lu.la.)
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