di Gaetano Megna
Cani randagi in libertà al villaggio Tucano e sulle panchine della darsena del porticciolo turistico di Le Castella. Sono quasi cinque anni che gli amministratori del villaggio Tucano stanno cercando di risolvere il problema della presenza di un branco di cani randagi. Il problema si presenta soprattutto nei mesi di luglio e agosto quanto tutti gli 814 appartamenti del villaggio sono pieni come uova. Gli ospiti del centro turistico hanno paura perché, a loro dire, in alcune circostanze gli animali hanno mostrato aggressività. L’attuale amministratore del condominio del Tucano, Emilio Candigliota, descrive preoccupato la situazione che, appunto, va avanti da cinque anni. Parla di cani malati, che si nutrono di rifiuti. Il problema è anche questo. I cani, quando la sera entrano all’interno del centro turistico, vanno a saccheggiare i contenitori dell’immondizia nella speranza di trovare cibo. Le buste dei rifiuti vengono rotte e l’immondizia sparsa dappertutto. Secondo Candigliota si viene a creare una situazione di pericolo per la salute per gli ospiti del Tucano. La questione è stata più volte rappresentata al Comune di Isola Capo Rizzuto, dove il sindaco Maria Grazia Vittimberga ha demandato la questione al comandante dei vigili urbani, Francesco Iorno, che sostiene di non potere caricare sulle casse del Comune la spesa per ospitare gli animali in un canile. Secondo Iorno, essendo il Tucano un territorio privato, tocca ai proprietari delle case del villaggio individuare la strategia per risolvere il problema. Toccherebbe ai proprietari caricarsi la spesa per ospitare i randagi nel canile. I cani entrano nel villaggio da un terreno di proprietà del Comune, concesso in uso alla Tucano immobiliare per 99 anni. I gestori del villaggio, quindi, dovrebbero recintare la zona di accesso per impedire l’entrata dei cani all’interno della zona abitata. Nel passato il condominio aveva iniziato a recintare, ma è stato bloccato dalla Tucano immobiliare, assegnataria per 99 anni del terreno comunale. Il Comune, quindi, sostiene di non potere intervenire, il condominio non può recintare e il branco di cani randagi continuano ad imperversare all’interno del villaggio, creando scompiglio e preoccupazione. L’altra soluzione prospettata dal Comune prevede che il condominio microcippa i cani e diventi così proprietario degli animali. In questo caso i cani potrebbero essere accalappiati e trasportati in un canile addebitando i costi di mantenimento al condominio. Ovviamente il condominio non ci sta non essendo, a nessn titolo, proprietario degli animali. Non ci sta nemmeno il Comune a caricarsi una spesa che, a dire del comandante dei vigili, non spetta all’ente e i cani continuano a creare problemi. C’è anche una diversa visione della pericolosità degli animali: alcuni ospiti del villaggio parlano di animali che diventano aggressivi in alcune situazione; Iorno, invece, dice di avere fatto un’indagine e i cani risultano tranquilli. Negli ultimi giorni è stato chiesto l’intervento del servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale pitagorica. Il prossimo lunedì potrebbe esserci l’intervento del servizio veterinario nella speranza che si trovi una soluzione praticabile per risolvere un problema che va avanti da troppi anni. Un branco di cani randagi staziona anche sulle panchine della darsena del porticciolo turistico. Un primo intervento per risolvere il problema, secondo quanto riferisce Iorno, è stato fatto. Sono stati accalappiati due animali considerati capibranco. Lo spostamento dei due leader del branco non ha, però, risolto la questione e gli animali stanno diventando sempre più aggressivi. Iorno dice che si occuperà della presenza dei cani nel porticciolo turistico subito dopo ferragosto, perché i cani presenti sulle panchine della darsena, a differnza di quelli del Tucano, sono di competenza del Comune. Il problema del randagismo nei mesi estivi cresce di intensità perché ci sono persone che abbandonano gli animali per partire per le ferie. Atti di inciviltà che pagano gli altri.
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