CATANZARO Cataldo Calabretta subentra a Luigi Incarnato. L’assemblea dei soci delibererà nell’assemblea di oggi, in programma per le 12, la nomina dell’avvocato originario di Cirò Marina come nuovo commissario liquidatore della Sorical. Sfumato l’incarico da direttore generale dell’Arsac (Azienda regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) per Calabretta si aprono le porte dell’ufficio dal quale dirigerà le attività dell’ente che si occupa del servizio idrico regionale. È la politica che detta la linea e così come avvenne per Luigi Incarnato (segretario regionale del Psi) voluto dall’ex governatore Oliverio, anche per il nuovo commissario liquidatore la nomina è orientata dal nuovo corso amministrativo della Cittadella Jole Santelli. C’è di più. La Lega mette a segno il primo tassello in un ente a compartecipazione regionale. Cataldo Calabretta non ha bisogno di millantare nessuna vicinanza al leader del “Carroccio”. A via Bellerio è ben conosciuto e seppur non sia impegnato direttamente nelle attività di circolo o territoriali del partito di Matteo Salvini in terra calabra la sua designazione è tutta “verde lega”. Non è un esordio per l’avvocato negli uffici della Regione Calabria. Già nel 2010 il presidente Giuseppe Scopelliti lo nominò come suo consulente insieme ad una pletora di altri professionisti. Un incarico durato 3 anni e che ha ne ha alimentato la voglia di fare politica considerata la candidatura a sostegno di Wanda Ferro nelle liste di Alleanza Nazionale. Insomma sebbene un curriculum di tutto rispetto dove alle docenze universitarie a contratto si alternano anche altre esperienze accademiche come il dottorato di ricerca e persino un periodo da giornalista, Calabretta non si può dire che non “mastichi” la politica. E ci sarà tanto da lavorare, per il nuovo commissario liquidatore. Gli indici di gradimento, per utilizzare un po’ di semantica comune a chi pratica i salotti televisivi, per chi è stato vertice di Sorical sono stati oscillanti nel tempo. Cataldo Calabretta dovrà innanzitutto capire come mettere fine agli sprechi della società compartecipata dalla Regione Calabria e definire una volta per tutte in che margini si può avviare l’intera struttura al viale del tramonto. Ma ci sarà anche da capire in che termini dovrà relazionarsi con Aic (Autorità Idrica Calabria) al momento “Cenerentola” del servizio idrico integrato che però cerca di darsi un tono ed un assetto istituzionale. E poi ci sono tutte le attività sulla rete acquedottistica che sono in capo alla Sorical da gestire che la collaborazione di tecnici e operari e amministrazioni locali, tutta la corposa parte della finanza dell’ente e i piani di gestione. Bisognerà capire in che termini il nuovo commissario potrà mettere a punto un sistema di investimenti consistenti come quello fatto per la diga del Menta in provincia di Reggio Calabria o il “Cantiere di lavoro Abatemarco” in provincia di Cosenza. Insomma dovrà ricorrere a tutto il suo savoir-faire il nuovo commissario liquidatore di Sorical. Del resto: la classe non è acqua.
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