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«Irregolarità e carenze». Il Mef "bacchetta" il Comune di Lamezia e la Multiservizi
Approvato oggi in Consiglio comunale il bilancio consolidato 2019 ma la relazione della Ragioneria Generale dello Stato mette sull’attenti l’amministrazione Mascaro e l’ente in-house. Documento già i…
Pubblicato il: 18/09/2020 – 20:11
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di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Una lunga stagione estiva, tra bilanci, presunte incompatibilità e i numeri deludenti del turismo. Ma se è vero che ormai l’autunno è alle porte, è altrettanto vero che quella in arrivo si preannuncia già come una stagione molto calda. Niente a che vedere con il 1969 e le lotte sindacali, certo, ma il braccio di ferro tra i “burocrati” e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Mascaro, ha già fatto discutere e lo farà ancora per molto.
IL CONSIGLIO COMUNALE Dopo una lunga serie di stroncature dei bilanci, questa mattina è stata la volta del tanto atteso faccia a faccia tra i consiglieri, l’assessore Zaffina e la terna dei revisori dei conti. Le cronache raccontano di toni accesi e un palpabile nervosismo, fino alla votazione favorevole del bilancio consolidato 2019. Ma, nonostante l’ ottimismo generale, sulla vicenda Multiservizi spa, non è affatto finita.
LE IRREGOLARITÀ C’è, infatti, un lungo elenco di irregolarità e carenze, stilato dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze), emerse nel corso degli accertamenti compiuti nelle ultime settimane e riassunto in una relazione firmata dal ragioniere generale, Biagio Mazzotta, che ha espresso un nuovo parere negativo sul Comune di Lamezia e la controllata Lamezia Multiservizi spa. Insomma, neanche il tempo di festeggiare che all’orizzonte si stagliano nuove (vecchie) criticità in ordine alle quali dovranno essere avviate «iniziative idonee a conseguire la completa eliminazione delle stesse e l’accertamento di eventuali responsabilità».
IL COMUNE DI LAMEZIA È ancora una volta l’ente in-house del Comune lametino, dunque, a minare la stabilità e ad offuscare il futuro della città della Piana. La società, per la quale è già stato avviato un concordato, continua a rappresentare una zavorra enorme e che rischia di far affondare l’intera amministrazione. Sono in particolare sei le irregolarità contestate dal Ragioniere Generale dello Stato all’Ente di via Perugini:
- La mancata pubblicazione sul sito istituzionale della Relazione inerente l’affidamento diretto di servizi pubblici locali;
- l’irregolare e reiterata prassi dell’utilizzo della proroga contrattuale con riferimento ai contratti di pubblica illuminazione e servizi cimiteriali, tuttora in essere, stipulati dal Comune di Lamezia Terme con la Lamezia Multiservizi s.p.a.;
- Il mancato esercizio del controllo analogo per il periodo antecedente all’esercizio 2017 da parte del Comune di Lamezia Terme;
- Diffuse irregolarità esposte nei bilanci chiusi del periodo 2015-2017 ed approvati dal Comune di Lamezia Terme;
- Diffuse criticità inerenti la riconciliazione delle partite creditorie e debitorie contenute nella nota integrativa allegata ai conti consuntivi del Comune di Lamezia Terme, periodo 2016-2018;
- Mancata nomina del revisore legale della Società,con conseguente irregolarità nell’asseverazione dei crediti e debiti confluiti nella nota integrativa allegata ai conti consuntivi del Comune effettuata in modo non conforme dal Collegio Sindacale.
- Illegittima corresponsione degli emolumenti al Presidente del C.d.A. e ad un Consigliere pro tempore determinata con Verbale di Assemblea del 30.6.2016 risultati eccedenti la misura stabilita;
- Irregolare corresponsione degli emolumenti agli Amministratori pro tempore nell’esercizio 2013 con particolare riguardo al Consigliere M.C.M.;
- Irregolare corresponsione dell’emolumento all’Amministratore Unico nell’esercizio 2018 risultato eccedente la misura dell’80%;
- Mancata decurtazione fino all’esercizio 2017 del 10% dell’emolumento dovuto a tutti gli amministratori pro tempore;
- Mancata decurtazione fino all’esercizio 2017 del 10% dell’emolumento dovuto a tutti i componenti del Collegio Sindacale pro tempore fino all’esercizio 2017;
- Irregolare erogazione al Collegio Sindacale del compenso dovuto per gli esercizi 2017-2018-2019 nella misura del doppio del compenso stabilito per attività di revisione legale peraltro demandata distintamente ad altro professionista e interdetta al Collegio Sindacale.
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