di Fabio Benincasa
CROTONE Quella di Junior Messias è una storia da romanzo. Per raccontarla occorre azionare la macchina del tempo e tornare al 2013 quando l’attaccante brasiliano, oggi al Crotone, lavorava come fattorino e nei ritagli di tempo si divertiva giocando nel campionato Uisp con una formazione di calciatori peruviani. Non pensava di diventare un calciatore professionista ed il sogno di scendere in campo in Serie A aveva ben presto lasciato spazio ad una difficile realtà fatta di bollette e affitti da pagare.
Tutto cambia però, quando ad assistere ad una sua partita è Ezio Rossi, storica bandiera del Torino anni ’80. Sollecitato da un collega, Rossi si siede sugli spalti di un campetto di provincia e resta attonito di fronte alle giocate del brasiliano che con la palla incollata ai piedi faceva ammattire gli avversari e segnava con una facilità disarmante. «Troppo forte per giocare in una squadra così» pensò e di fronte allo straordinario talento di Messias cercò subito di trovare qualcuno disposto a scommettere qualche euro su un potenziale crack.
È il Casale, squadra di Eccellenza, a credere per prima nel talento di Junior Messias. E’ il 2015, quando il brasiliano firma un contratto da 1.500 euro al mese e segna più di venti gol diventando assolutamente decisivo per la vittoria del campionato. Nel 2016 è il Chieri in Serie D ad offrirgli un’altra opportunità e il talento carioca scende in campo con regolarità e segna 14 gol. Si fa avanti il Gozzano, Messias cambia ancora maglia e risponde segnando gol a raffica e giocando in D e in Serie C. Lo sconosciuto brasiliano è ormai sulla bocca di tutti e la Pro Vercelli in B cerca di strapparlo alle concorrenti. Un problema burocratico però stoppa la trattativa, conclusa con successo dal Crotone. Il Ds Beppe Ursino, straordinario scopritore di talenti, fiuta l’affare e si fionda sul brasiliano. Scommette sul semi sconosciuto ragazzotto non più giovanissimo di Belo Horizonte e regala a Stroppa il partner ideale di Simy. Insieme segnano, incantano e trascinano i pitagorici in Serie A.
Un sogno lungo 29 anni e coronato con un gol nel massimo campionato italiano. Ieri la prima rete in Serie A di Messias contro il Cagliari ed ora il brasiliano non intende fermarsi. La sua è “una fuga per la vittoria” che commuove e consente di credere ancora nelle favole. (redazione@corrierecal.it)
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