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"Nuovo" Decreto Calabria, Graziano: «Vergognosa occupazione della sinistra»

Il capogruppo regionale dell’Udc all’attacco: «Altri tre anni di inutile commissariamento della sanità sono un autentico sopruso, prepareremo una manifestazione di protesta»

Pubblicato il: 01/11/2020 – 12:35
"Nuovo" Decreto Calabria, Graziano: «Vergognosa occupazione della sinistra»

«Decreto Calabria bis, si tratta di un’occupazione politica “manu militari” degli apparati di governo della Sanità in Calabria, da parte della sinistra. È una vergogna!». Lo afferma il capogruppo del’Udc in Consiglio regionale, Giuseppe Graziano. «Altri tre anni di inutile commissariamento del diritto alla salute, dopo che – sostiene Graziano – gli ultimi 13 hanno portato nel baratro tutto il sistema di assistenza sanitaria della nostra Regione costringendo i calabresi ad emigrare anche per piccole patologie. Ospedali chiusi, servizi ridotti all’osso e disorganizzazione imperante, a fronte di uno sperpero esorbitante di risorse. Questo è un sopruso politico bello e buono da parte del Ministro della Salute, che approfittando di un periodo di transizione delicato e doloroso per la Calabria, senza dimostrare alcun rispetto delle volontà della compianta governatrice Santelli e quindi della maggioranza dei calabresi che l’avevano eletta, sta per varare un provvedimento vile che accentrerà nella figura del Commissario alla Sanità tutti i poteri di gestione. E questo solo per favorire la prossima campagna elettorale regionale del centrosinistra. Vergogna». «Fare voti sui bisogni delle persone – dice ancora Graziano – è un atteggiamento deprecabile. E purtroppo non si può leggere in altro modo la scelta del Governo e del centrosinistra che regge le sorti del dicastero della Salute. Così come dispiace e addolora profondamente che a questo gioco si siano prestati anche i parlamentari del Movimento 5 Stelle che con questa mossa, almeno in Calabria, abdicano di fatto a favore del Partito democratico. La bozza del nuovo decreto è l’apoteosi del commissariamento della Sanità nel quale vengono accentrati tutti i poteri, persino quello di tenere sottoposto il Dipartimento della Salute. Di fatto si toglie alla Regione la prerogativa, sancita dalla Costituzione, delle scelte amministrative e la volontà elettorale dei cittadini viene soppressa. Questa è la dittatura sanitaria pensata e applicata dalle sinistre per “gestire” la prossima campagna elettorale. Nonostante 13 anni di commissariamento durante i quali sono stati prodotti solo danni, che basta farsi un giro su sé stessi per toccare con mano, e un disavanzo totale che raggiunge la soglia di quasi 2 miliardi di euro». «Il nuovo commissario – precisa il capogruppo e vicesegretario regionale vicario dell’Udc – sarà ovviamente nominato dal Ministero e quindi dalla politica che regge le sorti del Dicastero della Salute e ai servigi della figura commissariale saranno assunti 25 nuove figure professionali inquadrate nel ruolo di dirigenti e funzionari. E queste persone saranno pagate con i soldi dei calabresi che hanno già le tasse al massimo delle aliquote senza avere in cambio un servizio sanitario degno di questo nome. Non solo, a questo punto è inutile anche il riparto del fondo nazionale sulla sanità perché, almeno per i prossimi tre anni, non sarà la Regione a gestire questi soldi. È opportuno, quindi, che lo Stato – rileva Graziano – si faccia carico anche di pagare le spese che si producono per la migrazione sanitaria dato che questa avviene per le palesi inefficienze del servizio assistenziale regionale provocato dai tagli indiscriminati e senza senso prodotti dal commissariamento». «Credo che la misura sia colma. Già in queste ore – conclude – insieme al segretario regionale Franco Talarico e al segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, siamo in contatto con tutti gli altri partiti del centrodestra per promuovere una manifestazione di protesta contro questa nuova sciagurata e vile azione di boicottaggio della democrazia innescata dalla sinistra di governo».

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