VIBO VALENTIA Passa dal carcere alla detenzione domiciliare con l’utilizzo del braccialetto elettronico per gravi motivi di salute, l’avvocato Francesco Stilo, uno dei principali imputati del processo “Rinascita-Scott”, arrestato lo scorso 19 dicembre nella maxi operazione. Lo ha deciso il gup Claudio Paris. Accolte le istanze presentate dai suoi legali, gli avvocati Diego Brancia e Paola Stilo.
Per il gup le condizioni di salute di Stilo, pur non «apparendo assolutamente incompatibili con la custodia cautelare in carcere, non possono non riverberarsi sulle esigenze cautelari e segnatamente sul pericolo di recidivanza, comportandone un qualche affievolimento». Oltre alle condizioni di salute ritenute particolarmente gravi secondo quanto emerge dalla perizia redatta dal dottore Maurizio Caglioti e dalla consulenza tecnica di parte depositata dalla difesa, nella decisione di alleggerimento della misura cautelare hanno influito la durata della carcerazione preventiva (quasi un anno) e l’inibizione dall’esercizio della professione di avvocato. «Rilevato – scrive nel provvedimento il giudice – che nessuna delle argomentazioni difensive, né le reiterate dichiarazioni rese dall’imputato in udienza, è in grado di scalfire il giudicato cristallizzatosi all’esito della fase incidentale cautelare; precisato, quanto alle esigenze cautelari, che sebbene dalla perizia espletata paia emergere una quadro di compatibilità carceraria, nondimeno dallo stesso elaborato emerge inequivocabilmente un quadro clinico particolarmente severo».
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