CATANZARO La rivendicazione «con orgoglio» della bontà della azione di recupero dei crediti vantati nei nei confronti dei Comuni per rifiuti e acqua, con il raggiungimento di «risultati importanti», l’accusa nei confronti della reiterata “aggressione” della regione da parte di creditori senza scrupoli e la sottolineatura delle «criticità gravi» nella sanità a causa di un fallimentare commissariamento governativo. Sono questi i punti salienti della relazione dell’assessore regionale al Bilancio, Franco Talarico, in sede di giudizio di parifica del rendiconto 2019 da parte della Corte dei Conti. Talarico ha anche espresso «grande soddisfazione per la piena parifica del rendiconto 2019».
IL RICORDO DELLA SANTELLI In premessa, Talarico ha inteso «rappresentare l’enorme vuoto e il grande disorientamento personale e politico generato dalla prematura scomparsa del presidente Jole Santelli, che fin dall’insediamento aveva chiara l’idea di un’azione riformatrice non più rinviabile per la Regione e per gli enti sub regionali, azione della quale erano state gettate le basi nell’anno in corso, nonostante uno scenario economico e sociale fortemente segnato dall’emergenza epidemiologica in atto». Quindi, è entrato nel dettaglio della sua analisi: «La Regione ha continuato a fare fronte ai sacrifici richiesti dal governo centrale in termini di concorso agli obiettivi di finanza pubblica e nonostante ciò è stato rispettato l’obiettivo del pareggio di bilancio ed è stata data attuazione nel 2020 alle disposizioni del giudizio di parifica dell’esercizio 2018. È stato rispettato il limite dell’indebitamento, è stato ridotto per come programmato il disavanzo di amministrazione e sono stati effettuati ulteriori accantonamenti, pari a circa a 30,5 milioni, che in via prudenziale sono stati destinati a imprevedibili decurtazioni di crediti ritenuti certi».
«BENE L’AZIONE DI RECUPERO DEI CREDITI VERSO I COMUNI» «Con orgoglio» Talairoico ha sottolineato che «nel corso del 2020 nonostante le difficoltà create dall’epidemia in corso e del conseguente lockdown, sono state adottate tutte le misure consequenziali richieste in sede di giudizio di parifica del rendiconto 2018 e sono stati raggiunti risultati importanti, a ulteriore riprova che il non immediato recupero delle somme in questione non origina dalle incerte esigibilità di tali crediti bensì dalla necessità per i Comuni di rateizzare il debito al fine di non incidere sui loro delicati equilibri di bilancio. Infatti, nell’anno in corso sono stati riscossi circa 11 milioni dei crediti relativi ala servizio idropotabile, valore che di per sì potrebbe non dire nulla ma che diventa significativo se si considera che tale importo è pari a quasi il doppio rispetto alle riscossioni riscontrate nel 2019 e il triplo del 2018. Per il credito connesso al servizio dei rifiuti, considerato che molti Comuni hanno potuto accedere all’anticipazione di liquidità concessa da Cassa depositi e prestiti, nel 2020 è stato registrato un incremento delle riscossioni di oltre l’85% rispetto al 2019: ad oggi le riscossioni sono pari a circa 60 milioni. Inoltre – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio – nel 2020 è cessata definitivamente la gestione sostitutiva del servizio Rsu con il definitivo passaggio della gestione dello smaltimento dei rifiuti alle Ato, eliminando alla radice uno dei fattori di maggiore criticità. Per questo motivo, tenuto conto che i dubbi sull’esigibilità dei crediti in questione sono prevalentemente legati ai comportamenti nona sempre legittimi e opportunistici degli enti locali e non ai comportamenti scorretti dell’amministrazione regionale, chiedo che questo giudizio di parifica tenga in debito conto le attività già intraprese dalla regione, consideri i risultati già raggiunti anche nell’anno in corso, assicurati anche grazie a severi comportamenti della spesa, con importanti tagli alle spese di funzionamento sia di Giunta sia di Consiglio».
REGIONE SOTTO ATTACCO Altro passaggio di Talarico ha riguardato la criticità del contenzioso, rispetto al quale l’assessore ha confermato quanto già denunciato dalla precedente Giunta di centrosinistra. «Dalla lettura della relazione – ha sostenuto l’assessore – emerge che i timidi segnali positivi della gestione del contenzioso sono ancora accompagnati da criticità e da un non completo governo dello stesso da parte degli uffici regionali: questa Giunta ha provato a imprimere un nuovo corso anche se, come in passato, deve segnalarsi che la Regione continua a essere aggredita, spesso in maniera ingiustificata, da una miriade di creditori che instaurano contenziosi sperando di rivalere sulla Regione e confidando sul fatto che l’amministrazione, pur rendendo spesso dichiarazione negativa alla chiamata in causa, viene spesso ritenuta dai giudici dell’esecuzione, spesso non togati, debitrice e quindi condannata al pagamento. Come più volte indicato anche in questa sede, si assiste al proliferare incontrollato di procedure esecutive, che spesso si incardinano presso il tesoriere: ciò comporta da un lato il rischio di deprecabili duplicazioni di richieste fondate su un’unica obbligazione e dall’altro l’aumento del valore dei vincoli disposti sulla cassa regionale. Queste distorsioni non sono indolori, gonfiano il valore del contenzioso e drenano indebitamente risorse designabili ad affrontare emergenze sociali».
«FALLIMENTARE COMMISSARIAMENTO DELLA SANITA’» Secondo Talarico, comunque, «il vero problema, svelato drammaticamente dall’epidemia in corso e segnalato dalla Corte, è il sistema sanitario regionale, che continua a rappresentare criticità gravi. La chiara percezione della rilevanza che la spesa per la salute riveste a livello regionale e la peculiarità della situazione che da tempo caratterizza la Calabria, nella quale è in corso un piano di rientro, avrebbero fatto sì che questo governo desse impulso a un nuovo corso nei rapporti con i commissari governativi, tuttavia, pur senza ricordare le mortificanti vicende degli ultimi tempi, è innegabile che la gestione commissariale sia stata fallimentare. Anche in questa relazione è evidenziato come il precedente Decreto Calabria non abbia prodotto allo stato un effettivo efficientemente del sistema sanitario regionale. Siamo di fronte a un fallimento sancito da tutti i verbali ministeriali. Oltre 10 anni di commissariamento non solo non sono serviti a risolvere alcuni annosi problemi della nostra sanità, anzi spesso li hanno aggravati. Nonostante ciò e nonostante le reiterate richieste di chiusura della fase commissariale, è stato emanato un nuovo Decreto Calabria, contro il quale la Regione ha inteso ricorrere sebbene nella variazione di bilancio, per rispetto dei calabresi e delle istituzioni, abbiamo previsto le ulteriori spese per il personale di supporto dell’azione commissariale. Si auspica un intervento del governo centrale che non ponga a carico dei calabresi l’inefficienza delle gestioni commissariali, così come sarà richiesto a gran voce che la disastrosa gestione del commissario che rappresenta lo Stato non ricada sui cittadini calabresi attraverso il pagamento delle extra-aliquote fiscali, onde evitare che paghino per avere in cambio un insufficiente livello di assistenza e l’indiscriminato taglio dei servizi. Ciò nonostante, così come voluto dal compianto presidente Santelli, si continuerà a collaborare con la nuova gestione commissariale con un’azione sinergica per poter garantire anche in Calabria il diritto alla Salute».
OK AL BILANCIO 2021-2023 Talarico ha infine annunciato l’ok – anticipato dal Corriere della calabria – della Giunta al bilancio di previsione 20121-2023. «Sebbene non abbia avuto la possibilità di realizzare integralmente il proprio disegno politico a causa degli eventi registrati in questo annus horribilis che si spera unico, questo governo regionale – ha rimarcato l’assessore – ha provato a essere all’altezza delle impegnative sfide imposte dalla pandemia in corso e dal mutato contesto economiche sociale, peraltro in continua evoluzione. A tal proposito comunico che, nonostante le ovvie difficoltà politiche e lavorative, accogliendo i rilievi di codesta sezione in merito alla necessità di dotare tempestivamente l’amministrazione dei documenti di programmazione economica e finanziaria, abbiamo approvato nella seduta di Giunta di ieri sia il Def sia il Bilancio di previsione 2021-2023, improntasti al principio della prudenza e della tutela degli equilibri di bilancio, in linea con il precedente documento contabile approvato dalla Giunta Santelli ad aprile. È innegabile infatti – ha detto Talarico – che il rispetto dei tempi sia sinonimo di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa». Talarico ha ringraziato la Corte dei Conti «per l’ampia e complessa attività istruttoria, che orienterà l’amministrazione verso l’utilizzo appropriato ed efficace dei fondi pubbliche la regolarità dell’azione amministrativa, oltre a offrire spunti di riflessione di grande rilevanza per la parte politica». Infine, l’assessore Talarico ha espresso «grande soddisfazione per la piena parifica del rendiconto 2019 da parte della sezione di controllo della Corte dei conti. Non è stato semplice, ma abbiamo lavorato con impegno e dedizione per raggiungere un risultato che avrà indubbie ricadute positive sui conti della Regione». (c. ant.)
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