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Furgiuele: «Pd-M5s-Iv puntano ad allargare il divario con il Nord»

Il deputato calabrese della Lega: «La tendenza è la creazione di due Italie, una di serie A e l’altra di serie B con una evidente penalizzazione del sud»

Pubblicato il: 22/12/2020 – 13:55
Furgiuele: «Pd-M5s-Iv puntano ad allargare il divario con il Nord»

ROMA «I calabresi devono sapere chele forze a sostegno del governo Conte, Pd, M5s, Iv in modo particolare, stanno ponendo premesse pericolose per allargare il divario tra il Mezzogiorno d’Italia e il Nord. E ciò è intollerabile alla luce delle opportunità legate al Ricovery fund che, nelle intenzioni delle istituzioni europee, deve garantire un impiego di risorse uniforme, razionale e produttivo per poter rilanciare anche il nostro paese, nella sua interezza però, non solo una parte di esso». Lo afferma, in una nota, il deputato della Lega Domenico Furgiuele.
«I criteri vergognosi – prosegue Furgiuele – con i quali il governo vorrebbe ripartire le risorse comunitarie, quello della popolazione in modo specifico, tendono né più e né meno che alla creazione di due Italie, una di serie A e l’altra di serie B con una evidente penalizzazione del sud al quale andrebbe solo il 34% dei fondi in arrivo, il che corrisponde ad una perdita di fondi stimata in almeno 40 miliardi di euro. Se questa è l’impostazione, furba e infame, che si intende seguire in sede di distribuzione dei denari europei, è giusto che si sappia che la contrasteremo in maniera rigorosa, in tutte le sedi istituzionali. Non assisteremo passivamente ad un governo che aumenterà le distanze tra il nord e il sud del paese, previo consulto di organismi impenetrabili e del tutto scollati dalla società come i commissariamenti e le task force che si vorrebbero mettere in campo, buoni solo ad esautorare le istituzioni repubblicane dai loro legittimi poteri costituzionali».
«Neanche i cittadini calabresi – sostiene ancora il parlamentare -accetteranno certe logiche discriminatorie, ne sono più che convinto poiché l’indignazione è palpabile. I partiti di governo se ne accorgeranno ben prima delle prossime elezioni regionali del 14 febbraio 2021, quando prenderanno una nuova, storica e meritata batosta. Altro che forze a trazione meridionalista, Pd, M5s e Iv brigano per disgregare quel poco di coesione rimasta nel nostro Paese favorendo sperequazioni e ingiustizie. Ma ormai il trucco è stato svelato ed è chiara a tutti la volontà di penalizzare le regioni meridionali impedendo loro di potersi rialzare dopo decenni di assistenzialismo e di fallimenti. Verrebbe da dire che la maggioranza è nuda. Verrebbe anche da dire che ci penseranno gli elettori calabresi, tra qualche tempo, a coprirla, di vergogna però».

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