Sanità, l'appello a Longo: «Via i commissari dell'Asp e dell'Ao di Cosenza»
Lettera dei consiglieri comunali di Cosenza: «Le omissioni gravemente colpose dei Commissari sono note a tutti. Rappresentano una sorta di “antologia” di ciò che si doveva fare e non si è fatto per g…

PREMIO DI PRODUTTIVITA’ «E, alla luce di tutti questi grandissimi risultati conseguiti, di livelli di sicurezza garantiti, di buone pratiche attuate (sia consentito il tono sarcastico), il Commissario – scrivono ancora i consiglieri – si è liquidato un premio di produttività ancorato a parametri facilmente raggiungibili, parametri però che, oltre ad essere facilmente raggiungibili, non hanno garantito alcun effettivo beneficio agli utenti. Ancora, e sempre a proposito del premio produttività, che l’obiettivo del contenimento della spesa (-50% dei costi dei beni e servizi) si è tradotto in un taglio di ben 972.064,22 Euro sui servizi di pulizia (in tempo di covid!). A questi punti, appena sinteticamente ed in via esemplificativa riportati, noi consiglieri chiediamo che si diano due risposte: la prima, la rimozione dei Commissari all’APS ed alla A.O. di Cosenza; la seconda, l’adozione in tempi brevi di provvedimenti atti a porre rimedio agli scempi gestionali che hanno aggravato la situazione della già precaria organizzazione sanitaria nella provincia e nella città di Cosenza. Vogliamo, in particolare, sapere quali atti nell’immediatezza ella intende adottare per porre rimedio alle deficienze appena indicate. Detto ciò, a noi consiglieri comunali non sfugge l’importanza e l’ampiezza di poteri che Le sono stati attribuiti con il Decreto Calabria bis».
«PREDISPORRE IL PIANO DI EDILIZIA SANITARIA» «Precisamente – scrivono ancora i consiglieri nella lettera – oltre a dover fronteggiare e risolvere la problematica inerente il rientro dalla enorme massa passiva – cosa che ci auguriamo venga fatta nel più breve tempo possibile, dato che in quasi 10 anni di commissariamento il debito sembra essere aumentato e non ridotto – a Lei spetta l’impegnativo compito – che a nostro parere è più politico che tecnico – di predisporre il Piano triennale straordinario di edilizia sanitaria e di adeguamento tecnologico della rete di emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale della Regione. Peraltro, il Suo compito è anche quello di attuare tutti i progetti di edilizia sanitaria, qualunque sia il livello di progettazione raggiunto, ivi compresi gli interventi già inseriti nel Piano triennale straordinario di edilizia sanitaria e di adeguamento tecnologico della rete di emergenza, della rete ospedaliera e della rete territoriale, con l’ampio potere anche di aggiornare i progetti, predisporre modifiche o integrazioni agli accordi di programma già sottoscritti al fine di adeguare le previsioni alle mutate circostanze di fatto e di diritto. Considerata la valenza politica delle potestà affidate dal decreto e gli ampi poteri di cui disporrà, noi consiglieri intendiamo conoscere nel dettaglio quali sono gli aspetti salienti degli interventi che intende realizzare in tema di ammodernamento della edilizia e della tecnologia della rete ospedaliera. Quali interventi saranno adottati per potenziare la rete territoriale. Quali provvedimenti saranno adottati (se saranno adottati) per rimodulare il rapporto tra ospedalità “pubblica” e “privata”, privilegiando la prima».
I PIANI FUTURI «Vorremmo sapere – come è naturale che sia – qual è il suo programma e soprattutto sapere i tempi di realizzazione degli interventi, considerato che il Suo incarico ha la durata di 24 mesi. Questo perché i Calabresi – ancor prima che noi consiglieri comunali – sicuramente non tollereranno ulteriori proroghe di commissariamento della sanità, considerato che, come detto, in dieci anni di commissariamento l’offerta sanitaria calabrese è peggiorata radicalmente, il debito non è rientrato, gli Enti che gestiscono la sanità non fanno nulla per ampliare migliorare i servizi, il debito per emigrazione sanitaria aumenta vertiginosamente, i nuovi ospedali non vengono realizzati, molti vecchi ospedali sono stati chiusi, fiumi di soldi vengono spesi per la sanità privata e nessun serio investimento è fatto nella ospedalità pubblica. E se le ragioni della crisi sanitaria calabresi sono note a tutti, non altrettanto note sono le ragioni per le quali non si faccia nulla per porre rimedio».
L’INVITO «La invitiamo – si legge infine – a partecipare ad una commissione sanità, aperta al pubblico ed alla stampa, o comunque ad avere un incontro pubblico con i consiglieri comunali di Cosenza che intenderanno parteciparvi, al fine di affrontare le tematiche innanzi prospettate, nel luogo, nel giorno e nell’ora che Ella vorrà preventivamente comunicare».