Ultimo aggiornamento alle 18:44
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

«L’Europa riparte dai "Sud"»

di Orlandino Greco*

Pubblicato il: 28/12/2020 – 13:22
«L’Europa riparte dai "Sud"»

L’impoverimento del Mezzogiorno avanza prepotentemente rischiando di rendere incolmabile il divario tra Nord e Sud. Un gap che con gli anni ha visto il Sud pagare lo scotto di quella pessima gestione governativa centralista che ha elargito fondi – in misura sproporzionata rispetto al Meridione – a quelle regioni come la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Trentino Alto Adige che oggi vantano un Pil che è il doppio di quello delle regioni meridionali.
Il silenzio assordante della deputazione meridionale sull’attuazione del federalismo fiscale e sul mancato superamento della spesa storica ha ulteriormente aggravato un divario che dura da più di 150 anni. Mentre al Nord la classe dirigente richiedeva politiche di sviluppo, al Sud una mediocre classe politica veniva accontentata: ieri con qualche ammortizzatore sociale in più o qualche pensione di invalidità, oggi con il reddito di cittadinanza.
La Calabria non è esente da questa fenomenologia. Una regione, la nostra, dove da una parte sussistono forme di assistenzialismo notevoli e dall’altra c’è gente, giovane e non, che scappa in cerca di fortuna al Nord. E il Mezzogiorno d’Italia assiste, inerme, ad un declino demografico senza precedenti a fronte di un sostanziale aumento della popolazione complessiva del paese. Un Mezzogiorno privo di qualsivoglia sistema organizzativo e gestionale a livello di infrastrutture, di tecnologia, di trasporti, di scuola, di sanità. Per citarne alcuni.
Ora che la Brexit ha trovato compimento, nuove sfide attendono l’Europa. Sfide che non possono più non tenere conto dell’arretratezza economica, sociale, strutturale di molti territori. Con il Next Generation Eu un nuovo intervento del mezzogiorno è possibile. E’ solo attraverso una maggiore equità, in ragione dei bisogni e degli obiettivi, della distribuzione delle risorse che tutti i cittadini dell’Unione Europea potranno realmente godere di quelle forme di benessere diffuso che oggi, purtroppo, non ci appartengono. E, al fine di contrastare la Brexit, l’UE sta promuovendo il South Stream, il cosiddetto “flusso del Sud”, dal quale l’Italia deve ripartire presentando – in tempo – progetti, programmi e proposte che vadano in questa direzione. Il governo italiano ha l’obbligo adesso di dare risposte serie e concrete che vedano il nostro Sud protagonista indiscusso di una nuova era.
L’Europa viaggia a vele spiegate, l’Italia, guidata da improvvisati e giullari di corte, è ancora, purtroppo, in alto mare! L’Italia del Meridione si batterà con forza per riaffermare il principio solidaristico e perequativo alla base della Costituzione. Il sud non può restare indietro. La crescita del Meridione è l’unica speranza per l’Italia di tornare a competere con tutte le altre forze europee.

*segretario federale “Italia del Meridione”

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x