LAMEZIA TERME «Si è partiti brillantemente il 27 dicembre con il 100% delle dosi di vaccino effettuate. Poi c’è stato un rilassamento sul quale ha inciso il periodo festivo e forse anche il caos legato all’alternanza ai vertici delle Aziende ospedaliere calabresi». Antonio Belcastro, responsabile dell’emergenza Covid in Calabria, intervistato dalla Rai, ha provato a delineare il quadro attuale relativo al programma della somministrazione del vaccino anti-Covid, nettamente in ritardo rispetto ai piani iniziali, sebbene in linea con la gran parte delle regioni italiane. «Oggi – ha detto ancora Belcastro – ci sarà una nuova riunione telematica in cui cercheremo di riprendere in mano la situazione, tutte le aziende ospedaliere ripartiranno con le regolari somministrazioni».
Una prima fase di vaccinazioni che riguarda il personale medico e i sanitari e, secondo Belcastro, «bisogna dunque accelerare anche perché i colleghi sono tutti disponibili. Non c’è una gara di percentuali con le altre regioni. Oggi ripartiranno tutti gli ospedali e le A e sono certo che domani i numeri saranno più incoraggianti». Oggi pomeriggio, inoltre, è previsto l’arrivo della altre dosi (quasi 13mila) nelle sei sedi di stoccaggio «quindi – dice ancora Belcastro – le percentuali e i numeri di domani verranno sicuramente ritoccati».
Il decreto Natale è in scadenza e per le regioni italiane potrebbe ritornare, dunque, il sistema delle tre fasce di colore, determinate dai contagi e dall’ormai noto indice Rt di trasmissibilità del virus. Secondo Belcastro «siamo in una situazione in cui il decreto scade il 6 gennaio ma non siamo in carenza normativa perché il Dpcm del 3 dicembre scadrà il 15 gennaio e, penso, torneremmo alle tre fasce. La Calabria sarebbe dunque collocata in uno scenario di tipo 2 e dunque in zona arancione, con un Rt di 0,9 ma che riguarda la scorsa settimana. Il problema è che alcuni focolai specie nella provincia di Vibo che superano i 400 casi, peseranno notevolmente sul calcolo dell’Rt che, se dovesse superare l‘1,25, ci collocherebbe in zona rossa. Attendiamo di capire se il governo è intenzionato ad attuare un provvedimento ponte fino al 15 per poter valutare meglio gli scenari».
Infine un altro aspetto importante ovvero la riprese delle attività scolastiche dopo l’Epifania. «Penso – sostiene Belcastro – che non sia opportuno tornare alla riprese dell’attività scolastica e dei trasporti perché andrebbero a sovrapporsi agli effetti delle festività natalizie e dei comportamenti irresponsabili che vedremo solo nella seconda metà di gennaio. Io sarei per uno slittamento dell’attività scolastica. Speravamo che la terza ondata non arrivasse ma a questo punto e con questi numeri, ritengo al contrario arriverà prima di quanto pensassimo. Potremmo modificare i nostri comportamenti e possiamo ancora migliorare. Così stiamo andando in fascia rossa ma stanno aumentando ancora i ricoveri normali e in terapia intensiva. Siamo lontani dalla soglia di allerta ma stiamo attuando dei comportamenti che mi preoccupano».
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