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Al via il maxi processo "Rinascita Scott", vietate le riprese

La decisione comunicata a tutte le testate (anche internazionali) che avrebbero voluto documentare le fasi del procedimento. Oltre 300 gli imputati. Incognita su chi presiederà il collegio giudican…

Pubblicato il: 12/01/2021 – 16:51
Al via il maxi processo "Rinascita Scott", vietate le riprese

CATANZARO Parte domani il più grande processo alla ‘ndrangheta. Alle 9.30, infatti, inizia la prima udienza dibattimentale del procedimento “Rinascita-Scott” contro le cosche del vibonese ed i loro legami con ambienti politici, istituzionali e della massoneria deviata che si svolgerà nella nuova aula bunker realizzata nell’area industriale di Lamezia Terme. Oltre 300 gli imputati che dovranno rispondere di circa 400 capi di imputazione. Un evento al quale si sono interessate le principali testate internazionali, come il Times, la Bbc, la Associated press, l’Agence France Press, per citarne alcuni. Senza contare le trasmissioni televisive e i giornali nazionali. Le fasi dell’udienza, però, non potranno essere riprese. Stamani i giornalisti si sono visti recapitare l’elenco degli accreditamenti da parte del giudice Brigida Cavasino, nel quale si comunica che «le riprese audio-video durante la celebrazione dell’udienza non sono autorizzate». Già nel corso dell’udienza del 9 novembre scorso a Vibo – imputati l’avvocato ed ex parlamentare Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta – il presidente del collegio Tiziana Macrì aveva vietato riprese e immagini. E c’è chi già si è rivolto al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede per denunciare il fatto. Nel 1986, data di inizio del maxiprocesso di Palermo contro la mafia siciliana, le riprese vennero consentite garantendo un formidabile archivio documentale. Ciò non avverrà in Calabria nonostante si tratti di un’udienza pubblica anche se, per esigenze di distanziamento per le norme anti Covid, l’accesso non sarà consentito.

LA SCELTA DEL GIUDICE Domani il processo avrà inizio alle 9,30 per oltre 300 imputati e alle 13 per coloro che hanno optato per il giudizio immediato, ovvero Giancarlo Pittelli, Mario Lo Riggio, Salvatore Rizzo e Giulio Calabretta. Al momento vi è l’incognita su chi presiederà il collegio dei giudici. Lo scorso 8 gennaio la Corte d’Appello di Catanzaro ha accolto la richiesta di ricusazione del presidente del collegio Tiziana Macrì, la quale è anche presidente di sezione penale a Vibo. Anche per quanto riguarda il troncone con i 300 imputati la Dda ha fatto richiesta di ricusazione ma la Corte d’Appello non si è ancora pronunciata. Dunque domani, se il giudice Macrì si asterrà, a presiedere il collegio dovrebbe essere chi la segue in Tabella, ovvero il giudice Cavasino.
IL PROCESSO Non solo boss e affiliati. Nel maxiprocesso istruito dalla Dda di Catanzaro si pone l’accento sulla capacità relazionale della ‘ndrangheta, ovvero quella di infiltrarsi nei gangli dell’economia, dell’impresa, della Giustizia. È un processo rimarca le relazioni esterne delle cosche e vede imputati avvocati, imprenditori, rappresentati delle forze dell’ordine, del mondo politico (nelle loro qualità di sindaci, consiglieri), funzionari delle pubbliche amministrazioni. “Rinascita-Scott” rappresenta un’equazione importante che l’accusa ha il compito di dimostrare. La stampa avrebbe voluto documentarlo anche con le immagini. (Ansa)

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