COSENZA «In Calabria gli ospedali sono stati chiusi e non sono stati sostituiti dalle case della salute». La medicina del territorio è il tema al centro della prima puntata di “Presa Diretta”, programma in onda sulla Rai e condotto da Riccardo Iacona, questa mattina ospite di Buongiorno Regione. Secondo Iacona, «in Calabria si muore di altre malattie e non solo di Covid perché i cittadini non riescono ad accedere ai servizi di prevenzione. In questo momento – aggiunge – la medicina del territorio annulla le differenze nord e sud».
SANITA’ E CRISI DI GOVERNO Parte delle colpe relative alle difficoltà nella lotta al virus, secondo il conduttore di Presa Diretta sono diretta conseguenza di questo lungo periodo di crisi del governo. «Siamo in una situazione gravissima. Il piano vaccinale è saltato e poi non bisogna sottovalutare il pericolo delle tanti varianti del Covid. Fino a quando resteremo in una situazione di emergenza sanitaria – aggiunge – non ripartirà nulla, tutto resterà fermo». «Mi aspetto – conclude – ci sia un grande senso di responsabilità da parte delle forze politiche».
DOPPIO SHOCK «La Calabria ha subito un doppio shock – dice ancora Iacona – dal taglio delle risorse destinate al comparto sanitario alla atavica carenza di medici ed infermieri». Un sistema al collasso su cui ha messo gli occhi anche la ‘ndrangheta». «La criminalità organizzata calabrese – sostiene – ha trovato terreno fertile da parte di chi gravita nella “zona grigia”. L’inchiesta Rinascita Scott – continua – ne è un esempio. Se la ‘ndrangheta – conclude – si continua ad alimentare è perché ha occupato degli spazi lasciati vuoti grazie al supporto di colletti bianchi coinvolti nella maxi inchiesta.
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