RENDE Le solite interminabili file, gli elenchi (in)completi con le persone da vaccinare ed un caos che sembra regnare sovrano nel sistema organizzativo. Quella che vi raccontiamo è una delle tante storie che alcuni dei protagonisti decidono di rendere pubbliche per sottolineare le falle del sistema di vaccinazione in Calabria. «A Rende, questa mattina, raccontano al Corriere della Calabria «mia madre si sarebbe dovuta sottoporre a vaccino, dopo essere stata contattata dall’Asp di Cosenza. Alle 12 – continua – avrebbe dovuto ricevere il siero, ma dopo aver rispettato la fila e giunto il suo turno, è stata rimandata a casa». La motivazione lascia perplessi. La donna infatti sarebbe «stata inserita nella lista del proprio medico di base, mentre oggi erano previste le vaccinazioni delle persone che figurano nell’elenco della Protezione Civile». Ed allora, perché è stata invitata a recarsi oggi al parco acquatico? Chi ha sbagliato a confermarle l’appuntamento? Di chi è la responsabilità? Le solite domande a cui difficilmente si troveranno delle risposte. «La donna – ci fa sapere la figlia – sarà probabilmente vaccinata giovedì prossimo, sperando di non dover assistere a quanto accaduto oggi».
Del caso, abbiamo informato il dottore Martino Rizzo, direttore sanitario dell’Asp di Cosenza. «Quanto accaduto è gravissimo – dice al Corriere della Calabria – indipendentemente dall’elenco in cui figura il nome della signora, il vaccino andava somministrato. Non è pensabile rimandare indietro senza siero una donna anziana».
«Sono cose che non dovrebbero mai accadere – aggiunge Rizzo – soprattutto quando si parla di popolazione over 80, una categoria particolarmente fragile. Mi sembra indecoroso e indecente. Si poteva affrontare diversamente». E sugli intoppi nell’organizzazione della campagna di vaccinazione, Rizzo aggiunge: «Venerdì scorso c’è stata chiesta una accelerazione e così abbiamo fatto. Le dosi sono finite e molti non sono riusciti a ricevere il siero. Mi assumo la responsabilità di quanto accaduto». «Oggi – continua – dovrebbero arrivare le dosi per tutta la settimana ed ho chiesto di organizzare e programmare la campagna di vaccinazione senza ulteriori disagi. Molto però – chiosa – dipende dal numero di dosi che arriveranno e su questo Regione, Asp o Ministero della Salute hanno poche responsabilità, tutto è in capo alle aziende produttrici».
«Sembra che il comune di Rende e l’Asp proprio non riescano ad offrire agli anziani rendesi una campagna vaccinale degna di una città moderna e attenta al benessere delle persone». E’ quanto dichiara in una nota il consigliere comunale di Rende, Mimmo Talarico. «Ieri le disfunzioni organizzative inerenti agli spazi e all’accoglienza, oggi il caos degli elenchi. Sarebbe doveroso in questo difficile e delicato momento un serio e responsabile coordinamento tra le istituzioni e il benemerito sistema del volontariato. Dobbiamo tutelare e proteggere i nostri anziani e le persone più fragili. Adesso basta. Il Sindaco di Rende, massima autorità sanitaria sul territorio, batta un colpo».
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