CETRARO Colpi d’arma da fuoco esplosi contro l’auto del maresciallo dell’Arma Lorenzo D’Ambrosio, in servizio alla stazione di Cetraro. La vettura del sottufficiale era parcheggiata davanti alla caserma negli spazi riservati alle auto dei militari. I colpi, secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbero stati sparati da ignoti a bordo di un mezzo, non si sa se un’auto o una moto, che poi si è allontanato. Sul posto sono intervenuti i militari della Compagnia di Paola che hanno subito avviato le indagini. Sono tati istituiti posti di blocco e attuate anche delle perquisizioni. Non si esclude nessuna pista. L’intimidazione giunge a pochi giorni dagli arresti per l’inchiesta Katarion condotta dai carabinieri con il coordinamento della Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, che ha smantellato un’organizzazione di matrice ‘ndranghetista dedita allo spaccio di droga operante a Cetraro e nella fascia tirrenica Cosentina. Sono in corso le indagini per chiarire le dinamiche e i responsabili dell’accaduto. Sul posto i militari dell’arma della compagnia di Paola, coordinati dal Capitano Giordano Tognoni.
Il presidente della commissione regionale anti ‘Ndrangheta Antonio De Caprio: «L’atto intimidatorio perpetrato, a Cetraro, ai danni del maresciallo dei carabinieri, D’Ambrosio, è di una gravità inaudita. Ho appena sentito il sindaco Cennamo, al quale ho espresso la vicinanza totale della Regione Calabria e la condanna al vile gesto. Sono al fianco dell’arma dei carabinieri e della magistratura inquirente che, sono sicuro, faranno luce al più presto su quanto accaduto».
Il senatore Ernesto Magorno: «La Calabria che vale è con le persone che operano per la legalità. Tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno al maresciallo Orlando D’ambrosio e all’arma dei carabinieri».
Il capogruppo del Pd Mimmo Bevacqua: «Esprimo tutto il mio sdegno per il grave atto intimidatorio verificatosi poco fa a Cetraro nei confronti del maresciallo dei carabinieri Orlando D’Ambrosio. È semplicemente ignobile che vili ignoti abbiano sparato contro la sua auto in sosta neo pressi della caserma. La mia totale solidarietà e vicinanza al militare all’Arma dei Carabinieri. L’intimidazione non deve restare impunita. Confido che gli organi inquirenti possano assicurare al più presto alla giustizia i responsabili”. “L’Arma è parte integrante del nostro tessuto democratico, della sicurezza dei nostri territori e della vita delle nostre comunità. Non c’è e non ci può essere spazio per chi l’aggredisce».
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