CORIGLIANO ROSSANO Non luogo a procedere per l’ex sindaco di Rossano, Stefano Mascaro e l’ex commissario prefettizio che ha gestito la prima fase della fusione, Domenico Bagnato. Prosciolti anche il medico veterinario Venerando Attardo, Caterina Semeraro, legale rappresentante dell’Associazione Argo e il dipendente della stessa associazione, Francesco Calabrese. Saranno, invece, in cinque ad andare a processo nell’inchiesta sulla gestione del canile di Rossano di località Foresta. Sono queste le risultanze dell’udienza preliminare.
Il canile era stato posto sotto sequestro ad ottobre 2019 su delega della Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, emesso dal gip Luca Colitta. Le indagini condotte dall’allora procuratore Eugenio Facciolla e dal sostituto procuratore Giovanni Tedeschi avevano accertato una gestione non idonea del canile ed erano servite a ricostruire, nei mesi, affidamenti diretti alle associazioni di volontariato, le adozioni a mezzo staffette e lo stato dei luoghi, dalla derattizzazione alla disinfestazione della struttura, fino alla gestione dei rifiuti, l’identificazione e la tracciabilità dei cani e le fonti di finanziamento.
Tutte queste attività erano state monitorate con l’ausilio di telecamere che avevano accertato anche come fossero due persone ad occuparsi dei cani, per due ore al giorno tranne che nei weekend.
A seguito delle attività di indagine erano stati indagate dieci persone, fra cui, appunto, l’ex sindaco e l’ex commissario prefettizio, dipendenti dell’Asp di Cosenza, volontari e professionisti con le accuse a vario titolo di abuso d’ufficio, omissione di atti d’ufficio, falsità ideologica e materiale, maltrattamento di animali e in un caso concussione.
Andranno a processo dal prossimo 25 maggio i funzionari comunali Salvatore Le Pera e Luigi Ioele, il dirigente comunale Giuseppe Graziani, la veterinaria Iole de Falco e il veterinario dell’Asp Gerardo Perri. (lu.la.)
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