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Asp di Crotone, il Pd boccia il commissario Sperlì

Messe in evidenza le difficoltà in cui si sta operando a livello regionale e nazionale

Pubblicato il: 01/04/2021 – 17:16
di Gaetano Megna
Asp di Crotone, il Pd boccia il commissario Sperlì

CROTONE Il Partito democratico della provincia di Crotone boccia il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Domenico Sperlì. La valutazione non positiva dell’attività del commissario, alla guida dell’Asp pitagorica da qualche mese, riguarda la somministrazione dei vaccini. In una nota diffusa oggi, il Pd della provincia di Crotone mette in evidenza le difficoltà in cui si sta operando a livello regionale e nazionale. «In un primo momento, la carenza dei vaccini – si legge nella nota del Pd – aveva prodotto difficoltà nella campagna anti covid. Adesso, bisogna dare atto dell’accelerazione, i vaccini iniziano a arrivare sui territori». Nonostante ciò, però, «diverse regioni italiane, dimostrano di avere un sistema sanitario poco organizzato e in evidente difficoltà, nel programmare un servizio vaccinazioni per i cittadini, serio e efficiente». Alla logica delle difficoltà non si è sottratta «la sanità regionale della Calabria, in perenne stato commissariale sempre pronta a dimostrare i suoi limiti, in quanto non è nelle condizioni di effettuare, ai calabresi, un servizio di vaccinazione civile». «Ritardi, disorganizzazione, mancata digitalizzazione, – sottolinea il Pd – hanno portato la nostra Regione a essere stabilmente all’ultimo posto nella graduatoria nazionale sulle vaccinazioni». In questo difficile situazione non si salva la Provincia di Crotone, «la cui sanità è diretta, da qualche mese, dal nuovo Commissario Domenico Sperlì». La situazione di difficoltà in cui versa il Crotonese è stata oggetto di denuncia pubblica da parte del responsabile della Fimmg, Giuseppe Varrina, che parlando della campagna vaccinale ha affermato chiaramente che «il servizio non è organizzato, la piattaforma di prenotazione non funziona, i punti vaccinali sono pochi e regna la confusione e l’incertezza e che non sono iniziate le vaccinazioni ai soggetti allettati». «Una sollecitazione, quella del presidente Varrina – si legge ancora – che il Partito democratico condivide e nello stesso tempo non tranquillizza nessuno». Inasprendo la critica, il Pd scrive: «Certamente dal Commissario Sperlì, ci si aspettava, vista la sua esperienza nel settore, un cambio di passo, una visione più efficiente sull’organizzazione della macchina vaccinale». Questo cambio evidentemente non si è registrato perché il Pd sottolinea che «al momento, siamo non solo perplessi ma soprattutto preoccupati che la campagna vaccinale sia partita, molto lenta, sia nei numeri che nell’efficienza». Concludendo, il Pd lancia «un invito al Commissario Sperlì ad attivarsi maggiormente, coinvolgendo i sindaci e tutti coloro che hanno dato disponibilità e interesse a dare una mano, partendo dai medici di base, per la loro conoscenza e esperienza acquisita sulle vaccinazioni» e un invito al presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, a fare «meno chiacchiere e più fatti». I numeri della vaccinazione nella provincia pitagorica, secondo i dati diffusi dall’Asp, dicono che si procede con circa 700 somministrazioni al giorno. Troppo lenti per pensare di mettere in sicurezza un territorio che, nelle ultime settimane, ha avuto una forte accelerazione del contagio. Oggi il bollettino regionale attribuisce alla provincia pitagorica 80 nuovi casi.

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