DIAMANTE Si è svolto, questa mattina, dinanzi al Gip di Paola, Elia, il processo a carico dei tre giovani cosentini che, nel giorno di ferragosto dello scorso anno, seminarono il terrore tra le vie di Diamante, aggredendo, con tirapugno di ferro e manganello telescopico, alcuni dipendenti di una nota pizzeria e minacciando, con una pistola, anche altri turisti presenti. Gli imputati, difesi dagli avvocati Luca Acciardi e Gianluca Garritano del Foro di Cosenza, attualmente agli arresti domiciliari, hanno chiesto ed ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. Il Comune di Diamante ha chiesto ed ottenuto di costituirsi parte civile, nei confronti degli imputati, con il patrocinio dell’avvocato Francesco Liserre. La persona offesa, invece, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Rosangela Manca. La costituzione di parte civile del Comune è stata voluta dal sindaco Magorno e dall’intera Amministrazione Comunale, e introdotta nel presente processo con un’articolata memoria redatta dall’avvocato Liserre, rappresenta un importante segnale, sociale, politico e giudiziario, poiché è stata riconosciuta, dal Giudice, la piena legittimazione dell’Ente Territoriale a rivendicare, nel processo penale, la pretesa risarcitoria, connessa alla condotta delittuosa degli imputati e concretizzatasi nell’irrefutabile lesione dell’immagine e nel turbamento morale della locale comunità. A seguito della costituzione delle parti, si è proceduto, quindi, alla discussione e il giudice, dopo una lunga camera di consiglio, accogliendo le richieste formulate dal pm Grieco, nonché dalle parti civili, rappresentate dagli avvocati Liserre e Manca, ha condannato gli imputati Cristian Ruffolo a 2 e 4 mesi di reclusione e 2800 euro di multa; Fabio Pezzulli a 2 mesi e 2 di reclusione e 2600 euro di multa, Cristian Mirabelli ad 1 e 6 mesi e 1933 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali e del risarcimento del danno per le costituite parti civili da liquidarsi in separata sede. Per tutti gli imputati è stato disposta la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
«Esprimo la mia più profonda gratitudine all’avvocato Francesco Liserre – ha detto il Sindaco Magorno – per lo straordinario lavoro svolto in questo processo che riguarda accadimenti che hanno ferito l’intera comunità di Diamante. Il legale ha saputo perfettamente interpretare le motivazioni che hanno pervaso la nostra costituzione di parte civile: non consentiremo a nessuno di minacciare e portare violenza nella nostra città. Rivolgo altresì il mio plauso all’avvocato Rosangela Manca per quanto fatto per il nostro concittadino parte offesa nel processo»
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