ROMA Il Comandante Generale Teo Luzi e tutta l’Arma dei Carabinieri si stringono intorno alla famiglia dell’appuntato scelto qualifica speciale Domenico Silvestri, addetto al nucleo scorte di Vermicino del reparto scorte Carabinieri della Banca d’Italia, deceduto in queste ore a causa delle complicanze di una polmonite da Coronavirus.
Il militare lascia la moglie e due figlie. Entrato nell’Arma nel 1990 – si legge in una nota – ha prestato servizio nei primi anni presso la Stazione Carabinieri, prima di Pescorocchiano (Rieti), poi a quelle di Campana (Cosenza) e di Stilo (Reggio Calabria) e di Guardavalle (Catanzaro), per essere infine trasferito presso il Comando Carabinieri della Banca d’Italia. Ha dedicato la propria vita al prossimo, al cittadino, a tutti coloro che erano in difficoltà e con profondo senso di responsabilità ha sempre svolto gli incarichi affidatigli con impegno e abnegazione. Sempre disponibile e legato ai valori, al dovere, all’Arma. Un militare che ha servito, con umiltà, ogni giorno il suo Paese, finché oggi il virus lo ha portato via. Aveva 49 anni. I colleghi tutti non dimenticheranno l’amicizia, l’impegno e la dedizione di Domenico Silvestri.
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