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Il commissario Sperlì: «La sanità del Crotonese punta alla medicina territoriale»

Pronto l’atto aziendale dei distretti: Crotone, Cirò e Mesoraca. Riapre unità di diabetologia e riorganizzato il dipartimento di prevenzione

Pubblicato il: 12/04/2021 – 11:29
Il commissario Sperlì: «La sanità del Crotonese punta alla medicina territoriale»

CROTONE Il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Domenico Sperlì, ha proposto il nuovo atto aziendale. Lo strumento che disegna le attività sanitarie da garantire all’utenza proposto da Sperlì si propone l’obiettivo di rivoluzione il sistema sanitario pitagorico. La sanità della provincia di Crotone, secondo la proposta di Sperlì, non è più ospedale centrico, ma punta al rafforzamento della sanità territoriale. La medicina territoriale è destinata a diventare così punto di forza per superare l’attuale situazione di fragilità. La scelta di potenziare la medicina territoriale fa diventare centrale il ruolo del distretto sanitario. C’è da dire che il progetto fa a pugni con la lentezza con cui si sta muovendo l’Asp sia per quanto riguarda la gestione dei concorsi, che per la somministrazione dei vaccini. Dal 2 febbraio scorso, per fare un esempio, sono scaduti i termini per la presentazione della domanda di responsabile del distretto unico aziendale e ancora la nomina non è stata effettuata. La figura professionale poteva avere un ruolo importante in questa delicata fase di pandemia e nella gestione dei vaccini. Crotone non sta brillando nella somministrazione dei vaccini. La dimostrazione è rappresentata dall’apertura del portale per le prenotazioni degli over 70. Gli ultrasettantenni di Crotone che vogliono prenotare la somministrazione all’interno del proprio territorio non trovano ancora disponibilità. Se lo vogliono, invece, la disponibilità viene data nelle province di Reggio Calabria, Vivo Valentia a Catanzaro. In queste province anche i tempi di prenotazione sono decenti. Evidentemente chi amministra quelle aziende ha operato per avere una maggiore disponibilità di vaccini. Probabilmente c’è stato anche il contributo dei sindaci, che nel Crotonese è mancato. Nell’Atto aziendale il distretto unico coordina tre sub-distretti: Crotone, Cirò Marina e Mesoraca. Questa proposta viene fatta per meglio armonizzare le attività. La Casa di salute di Mesoraca trova spazio all’interno del Distretto sanitario. Ci sono novità importanti che rientrano nell’ambito del Distretto sanitario. Una è l’Unità operativa semplice di diabetologia, che nel recente passato era stata relegata, non si comprende per quale ragione, ad attività ambulatoriale all’interno del presidio ospedaliero. I malati di diabete censiti nella provincia di Crotone, che usufruiranno dei benefici del nuovo posizionamento del comparto sono circa 17mila. I benefici per chi soffre di diabete mellito e malattie metaboliche saranno evidenti. L’altra novità rilevante è rappresentata dalla riorganizzazione “dell’Assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro”. Stiamo parlando del Dipartimento di prevenzione che svolge le proprie attività seguendo gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale. E’ in questo ambito che rientra la strutturazione dell’Unità operativa di Igiene pubblica, che contempla quattro unità semplici. Tra questi c’è la “sorveglianza e prevenzione delle patologie a genesi ambientale che interessa Crotone per la vicenda dell’inquinamento dovuto a 70 anni di industria pesante.

Le proposte che riguardano l’ospedale

Viene istituita l’Unità operativa semplice di pronto soccorso, nell’ambito della rete di Emergenza-Urgenza. Viene istituita anche l’Unità operativa semplice di Emodinamica interventistica. Si tratta di una novità molto attesa nella provincia di Crotone, dove i pazienti con problemi cardiaci sono molti. Senza l’emodinamica a livello locale i pazienti sono trasportai a Catanzaro, con grande dispendio di energie economiche, di forza lavoro e di sacrifici per malati e famiglie. Va anche detto che l’intervento immediato su Crotone potrebbe tradursi in meno decessi.

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