COSENZA «Giorno dopo giorno, nei nostri ospedali, si spengono i respiratori e diminuiscono i ricoverati: sono 56, di cui 4 ancora in terapia intensiva; 35 sono i ricoverati all’Annunziata, 17 negli ospedali di Rogliano, Acri e Rossano». Nel consueto punto sull’andamento pandemico, il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, ricorda anche che il reparto Covid dell’ospedale di Cetraro «è stato chiuso dopo aver fatto tanto nel periodo di picco, arrivando ad accogliere fino a 38 pazienti, e questo solo grazie al personale medico, infermieristico e oss, limitato per numero, ma che ha garantito nel momento del bisogno grande impegno e dimostrato capacità di sacrificio».
In fase calante anche il numero dei positivi. Sono 17 nuovi casi a ieri sera su 230 tamponi effettuati. «Siamo ancora al 6,3% di positività – specifica Rizzo – una percentuale molto più alta di quella nazionale, ma comunque più bassa rispetto a quella a due cifre di una quindicina di giorni addietro. Complessivamente nell’Asp di Cosenza, nell’ultima settimana, sono stati registrati 176 nuovi casi. Di questi, il 25% di età inferiore ai 18 anni. La discesa è più evidente se si osservano i dati degli ultimi 14 giorni quando i casi positivi erano 473, e 996 negli ultimi 30 giorni». E proprio ai giovani si rivolge il manager sanitario dell’Asp: «Attenzione ragazzi e non più ragazzi, non è ancora il momento di rinunciare alle misure di cautela, siamo in una fase di discesa dell’epidemia e non dobbiamo contribuire a ritardarla».
«In Calabria – scrive ancora Rizzo sulla sua pagina Facebook, in questi mesi punto di riferimento statistico – sono state effettuate 1.250.000 somministrazioni di vaccino, con 460mila vaccinati completamente con due dosi e circa 370mila con la prima dose. Il tutto, rispetto ad 1.700.000 di aventi diritto (tra I 12 ed i 100 e più anni). Ciò vuol dire che è stato vaccinato più o meno il 50% della popolazione con almeno una dose».
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