LAMEZIA TERME È un tema che, ciclicamente ogni anno, si ripropone senza che si riescano a trovare soluzioni e contromisure. I problemi del litorale lametino si traducono non solo in una balneabilità spesso impraticabile o sconsigliata, ma anche nelle criticità delle spiagge e delle pinete circostanti. Erbacce e rifiuti sono solo la punta di un iceberg reso sempre più imponente da anni di gestione amministrativa troppo spesso inefficace e sommaria.
Tutto a danno del turismo – e i numeri negativi lo certificano – ma anche dei cittadini residenti sul litorale lametino che ogni anno si ritrovano costretti a fare i conti con le stesse criticità irrisolte, anche in ragione dei ritardi con cui l’amministrazione pubblica provvede. Ne è un esempio la località Ginepri: qui finora sono stati i cittadini ad alzarsi le maniche e provvedere alla pulizia del territorio mentre solo oggi i mezzi inviati dal Comune e appartenenti alla Malgrado Tutto hanno iniziato i lavori.
Questa mattina i cittadini di Ginepri, rappresentati dall’omonimo comitato, hanno deciso così di portare la loro protesta al Comune di Lamezia, con la speranza che il commissario, Giuseppe Priolo, riesca ad incontrarli. Sono cittadini esausti e sconfortati, ma pronti a far sentire la propria voce e difendere il proprio territorio.
«La situazione è diventata insostenibile – denuncia Gregorio Pansino, presidente del Comitato Ginepri – pineta e spiaggia sporche, così come le strade e gli argini dei fiumi. E poi manca l’acqua, non ci sono le passerelle sul litorale. Insomma, non sappiamo più cosa fare e da dove iniziare. La gente non ha più fiducia neanche nelle istituzioni e quindi abbiamo deciso di venire qui (in Comune ndr) per cercare di interloquire con i commissari». «Solo questa mattina abbiamo visto l’inizio dei lavori ma la situazione è davvero critica, in uno stato di degrado sconcertante». La manifestazione pacifica di questa mattina, alla quale ha preso parte anche Gianni Arena, neo eletto presidente di Legambiente Lamezia, ha pertanto acceso i riflettori ancora una volta su una vicenda che, anno dopo anno, rischia di diventare drammatica. (redazione@corrierecal.it)
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