CATANZARO Più del doppio della media nazionale. I numeri ovviamente non sono quelli preoccupanti dell’autunno, dell’inverno della primavera scorsi, ma non sono certo positivi: i ricoveri per Covid 19 nella nostra regione sono tornati ad aumentare. Ovviamente, gli ospedali calabresi non soffrono di una situazione di saturazione, tuttavia il trend degli ultimi giorni registra una curva all’insù. Rispetto a una settimana fa in Calabria i ricoveri erano complessivamente 53 (di questi 5 erano in terapia intensiva), alla rilevazione della Regione aggiornata a ieri sono 68 (di cui 6 in terapia intensiva), con un aumento tra giovedì e venerdì di 5 ricoveri. Il trend è certificato anche dall’Agenas, che – nella rilevazione di ieri – riporta in Calabria un livello di occupazione di posti letto per Covid in terapia intensiva pari al 4% (+1 rispetto al giorno precedente) e in area medica pari all’8%. Percentuali naturalmente ancora basse ma sono tra le più alte d’Italia: la media nazionale è infatti il 2% di occupazione in terapia intensiva e il 3% in area medica. Certo, le soglie di allerta fissate dal ministero della Salute (30% per le rianimazioni e 40% per l’area medica) sono lontanissime, e sono lontane anche le soglie che possono far cambiare “colore” alla regione (rispettivamente 10 e 15%), ma il dato è che in Calabria la situazione è peggiorata negli ultimi giorni e se la tendenza sarà confermata nei prossimi giorni si rischia di tornare di tornare in zona gialla (in condizioni simili alla Calabria ci sono Sicilia, Sardegna e Lazio).
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