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la “guerra” social

«Aperti e liberi». Dal Pollino a Reggio, la mappa dei locali che in Calabria non chiedono il “Green Pass”

L’elenco delle attività che hanno aderito alla campagna social “Io Apro” e che «obbediscono alla Costituzione e non accettano limitazioni»

Pubblicato il: 06/08/2021 – 17:35
di Giorgio Curcio
«Aperti e liberi». Dal Pollino a Reggio, la mappa dei locali che in Calabria non chiedono il “Green Pass”

LAMEZIA TERME «Per entrare non serve il Green Pass». Proprio mentre il governo Draghi detta la linea da seguire per cercare di gestire e contenere la pandemia da Covid-19, è ancora una volta dai social che parte la “corrente” contraria. Quella cioè costituita dai “dissidenti”, da chi di rispettare gli obblighi imposti, «non ci pensa nemmeno». Da oggi, lo ricordiamo, è entrato in vigore il Green pass obbligatorio per i cittadini sopra i 12 anni che desiderano svolgere determinate attività al chiuso come ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri.

C’è chi non chiede il “Green Pass”

Una soluzione che non è piaciuta a tutti, e non solo in Italia. E così, sul canale Telegram e sul profilo Facebook “Io Apro” è apparsa una mappa aggiornata dove sono indicati tutti i locali in cui i gestori non chiederanno l’esibizione del certificato verde, senza far dunque rispettare gli obblighi. A raccogliere i dati – così come scrive Open – ci ha pensato poi uno degli utenti, mettendo insieme quasi mille luoghi sparsi per tutta la Penisola. «Attività – si legge – che obbediscono alla Costituzione esercitando il proprio diritto al lavoro e che non accettano limitazioni non giustificate».

no green pass mappa
La mappa della Calabria

La mappa in Calabria

E c’è anche la Calabria. Sulla mappa ecco che figura un agriturismo a Morano Calabro, sul Pollino. Un noto hotel di Corigliano Rossano, una palestra di San Marco Argentano e un’attività commerciale di Diamante.
Ma sono ovviamente i locali di ristorazione quelli più numerosi: ce n’è uno di Marina di Fuscaldo, un altro di Petilia Policastro e di Crotone. E poi c’è un piccolo ma noto locale di Decollatura, un altro di Sant’Eufemia, a Lamezia, e un altro nella frazione Accaria. E via via con Botricello, Catanzaro, Soverato e Davoli. A preoccupare, poi, è anche la presenza di tre studi medici: uno di Gioia Tauro, un altro di Reggio e poi Isola Capo Rizzuto.

Il censimento

Un vero e proprio censimento, dunque, di negozianti, imprenditori e figure professionali che, a quanto pare, hanno scelto di non chiedere il “Green pass” ai propri clienti. Ma resta tuttavia da capire se la mappa fa riferimento ad una richiesta esplicita o semplicemente una “segnalazione” degli utenti. Quel che è certo è che le prossime settimane saranno particolarmente roventi, e il riferimento non è solo alle temperature estive. (redazione@corrierecal.it)

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