CATANZARO Con le orecchie protese in direzione Roma, Commissione parlamentare antimafia, che avrebbe iniziato a scannerizzare i primi nomi trasmessi una decina di giorni fa per il vaglio e l’individuazione dei cosiddetti “impresentabili”, in queste ore il centrodestra guidato dal candidato presidente Roberto Occhiuto è impegnato a riempire tutte le caselle che comporranno le liste per il Consiglio regionale. Il quadro ovviamente sarà completo solo dopo che Palazzo San Macuto si sarà espresso (riservatamente) sui singoli candidati (esito atteso tra la metà e la fine della prossima settimana), e sarà una “scrematura” che potrebbe determinare esclusioni eccellenti e inaspettate così come l’apertura di nuovi spazi per quanti ancora oggi sono in cerca di una collocazione. In ogni caso, varrà la “linea del Piave” dettata dallo stesso Occhiuto nei giorni scorsi: «Da garantista sono consapevole che alcune persone perbene, che non hanno subito condanne, dovranno fare un passo indietro. Ma – ha spiegato Occhiuto è indispensabile tenere altissima l’asticella dell’attenzione». Intanto, i partiti sono al lavoro per trovare la quadra in un contesto che già configura una “prova muscolare” tra le tre forze principali dello schieramento, che si è ricompattato dopo che è rientrata la tensione tra azzurri e meloniani. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega hanno infatti anche l’obiettivo interno di misurarsi e di primeggiare l’uno sull’altro, con gli azzurri che puntano a mantenere la leadership conquistata nel gennaio 2020. Sette, al momento, le liste date a sostegno di Occhiuto: la lista del presidente, “Forza Azzurri”, e poi Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, “Coraggio” di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi. Tra i nodi ancora da sciogliere la rappresentanza di genere nelle liste, nodo peraltro comune a tutti. Oltre, ovviamente, ai nodi eventualmente da sciogliere dopo il pronunciamento dell’Antimafia.
Tutti i “colonnelli” di Forza Italia in prima linea per portare Occhiuto alla Cittadella (e contarsi all’interno del partito), dal coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, a Mimmo Tallini, Sergio Torromino, Gianluca Gallo e Franco Cannizzaro. Nella circoscrizione centro tra i “papabili” candidati ci sono Claudio Parente, già due volte consigliere regionale, il primario di cardiologia dell’ospedale di Vibo Michele Comito, Antonello Talerico, presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, l’editore Salvatore Gaetano, la dg della Provincia di Catanzaro Valeria Fedele. A Cosenza e nell’area nord lista capitanata da due big assoluti come l’attuale assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo e l’attuale capogruppo azzurro a Palazzo Campanella, Antonio De Caprio, presidente della commissione anti-‘ndrangheta, in campo viene dato anche il consigliere comunale di Cosenza Carmelo Salerno. “Pesi massimi” in corsa nella circoscrizione sud, quella di Reggio Calabria: in pista dovrebbero esserci gli uscenti Giovanni Arruzzolo, Mimmo Giannetta, Raffaele Sainato e poi Giuseppe Mattiani, inoltre dovrebbe esserci anche Giuseppe Pedà, già consigliere regionale nella decima legislatura.
“Gemella” a Forza Italia, sta prendendo via via forma anche la lista che fa diretto riferimento al candidato presidente Occhiuto, “Forza Azzurri”. Le “bocche da fuoco” – riferiscono fonti del centrodestra – saranno gli uscenti Vito Pitaro nella circoscrizione centrale e Pierluigi Caputo nella circoscrizione nord. Nella circoscrizione Sud si fa il nome di Pierpaolo Zavettieri, sindaco di Roghudi e consigliere della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Secondo indiscrezioni, nella lista del presidente nel Reggino potrebbe trovare spazio anche il consigliere regionale uscente Giacomo Crinò, considerando che la lista Cdl non dovrebbe stavolta vedere la luce. Nell’area centrale dovrebbero essere della partita Pasqualino Scaramuzzino, già sindaco di Lamezia Terme, Giorgio Arcuri e il soveratese Pietro Matacera.
Ritorni, conferme, esclusioni e incertezze costellano invece il cammino di Fratelli d’Italia, dato comunque in forte crescita anche in Calabria. In campo per i meloniani uno dei big regionali, l’assessore al Lavoro e allo s viluppo economico Fausto Orsomarso, che guiderà la lista nella circoscrizione nord nella quale dovrebbero correre anche il coordinatore provinciale bruzio Luigi Lirangi e Daniela Astorino, vicesindaco a San Giovanni in Fiore, mentre invece non dovrebbe essere ricandidato Luca Morrone, che – riferiscono fonti accreditate – sarebbe stato bloccato da forti “resistenze” romane per questioni di opportunità. Su Reggio Calabria invece dovrebbe trovare spazio il consigliere regionale uscente Giuseppe Neri: in lizza con il partito di Giorgia Meloni viene data anche l’avvocato Giovanna Cusumano, che da tempo ha aderito a Fratelli d’Italia. Nella circoscrizione centrale conferma per il capogruppo uscente di FdI alla Regione, Filippo Pietropaolo, poi in lista una new entry molto quotata quale Antonio Montuoro, vicepresidente della Provincia di Catanzaro, e anche Michele De Simone, coordinatore provinciale dei meloniani a Crotone.
Ma forse i maggiori tormenti li sta vicenda la Lega. Al di là delle dichiarazioni intrise di propaganda, la lunga permanenza ferragostana del leader Matteo Salvini in Calabria infatti non avrebbe dissipato l’immagine dagli affanni di un partito che ha perso la spinta propulsiva di un anno e mezzo fa, al punto che non c’è giorno nel quale non spuntino sacche di dissenso e decine di autosospensioni per la gestione regionale del Carroccio. Sono molti i legisti di Calabria che contestano una serie di passaggi, come l’ospitalità a transfughi riciclati di vario genere. In più, anche tra qualche candidato, soprattutto uscente, serpeggia più di un malumore nei confronti della decisione di aver già indicato Nino Spirlì alla vicepresidente dalla prossima Giunta regionale. In ogni caso, la Lega ricandida tutti gli uscenti, e cioè Tilde Minasi (circoscrizione Sud), Filippo Mancuso e Pietro Raso (circoscrizione centro) e Pietro Molinaro (circoscrizione Nord). Nella circoscrizione centrale dovrebbe poi ricandidarsi Pino Macrì, già presidente dell’Ordine degli architetti di Catanzaro, mentre nel Reggino si fanno i nomi di Francesco Macrì e di Stefano Princi, ritenuto peraltro vicino al forzista Cannizzaro.
Nel campo del centrodestra non mancano poi le incognite, anche di peso. La prima riguarda al solito i movimenti dell’area che fa riferimento a Pino Gentile e all’uscente Baldo Esposito: a quanto risulta da fonti accreditate, per loro non ci sarebbe nessuno spazio né in Forza Italia né nella lista del presidente, inoltre sarebbero ancora in piedi trattative con altri partiti (come la Lega, si sussurra) che però avrebbero eretto muri di resistenza quasi insuperabili, pertanto è probabile che Gentile ed Esposito possano collocarsi con “Noi con l’Italia” di Lupi, che ha in effetti bisogno di rafforzare i suoi ranghi. Invece, si profilano competitive le liste dell’Udc, alle quali starebbe lavorando a tempo pieno il partito nazionale dopo le vicissitudini che hanno coinvolto l’ex segretario calabrese Franco Talarico: i nomi forti dello Scudocrociato per le Regionali saranno il capogruppo uscente Giuseppe Graziano e Luigi Novello nella circoscrizione nord e l’uscente (ex centrosinistra) Flora Sculco e Sergio Costanzo nell’area centrale. Ci sarà poi la lista di “Coraggio Italia”, dato in forte espansione in Calabria: tra i papabili candidati, a Reggio Pasquale Imbalzano e poi Giuseppe Sergi (anch’egli ritenuto vicino a Cannizzaro), e nell’area centro l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi e l’ex consigliere regionale di Forza Italia Frank Mario Santacroce. (c. ant.)
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