LAMEZIA TERME Saranno gli elettori, il prossimo 3 e 4 ottobre, a delineare il bilancio dell’avventura politica di “Noi con l’Italia” in Calabria. Ma il presidente nazionale, Maurizio Lupi, ha già in mente quella che è la strada conclusiva da percorrere in questa lunga campagna elettorale a sostegno del candidato di centrodestra, Roberto Occhiuto.
E lo ha ricordato ieri, nel corso di un incontro organizzato a Lamezia Terme, a sostegno dei candidati della circoscrizione Centro. Ai microfoni del Corriere della Calabria Lupi ha ribadito quelli che sono i punti cardine del progetto politico di Noi con l’Italia: «La nostra proposta politica per le grandi città e la Calabria è quasi come una sfida nuova, quella cioè di portare concretezza nella politica che è passione, ideali, valori, è storia. Ma se questa storia non diventa la concretezza di far sperare in un futuro migliore, la gente poi si allontana dalla politica». «La sfida in Calabria obbliga la proposta politica, e quella in particolare del centrodestra, a dire quali strade concrete percorreremo per costruire il futuro di questa regione. E Noi con l’Italia, con soddisfazione, ha dato proposte concrete. Ma le proposte camminano sulle gambe degli uomini, sulla testa, il cuore e il coraggio e sulla capacità. Saranno poi gli elettori a giudicarci il 3 e il 4 ottobre».
Sullo sfondo della visita di Lupi a Lamezia, l’ultima tappa calabrese del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. L’ex premier ha chiesto l’interruzione del commissariamento della sanità in Calabria, quasi disconoscendo la storia politica recente e le decisioni assunte nel “Conte-bis”, quando cioè il commissariamento della sanità calabrese è stato confermato e rafforzato. Ed è con una citazione evangelica che Lupi mette al centro quella che definisce una contraddizione di Giuseppe Conte: «Le conversioni nella storia dell’umanità sono tante, il primo è stato San Paolo che caduto da cavallo si è convertito e ha smesso di perseguitare i cristiani e Gesù. E così è avvenuto finalmente per Conte che ricordo è stato presidente del Consiglio due volte, e nel secondo mandato è avvenuto l’ennesimo commissariamento della sanità in Calabria». «La sanità – ha sottolineato Lupi – è la prima risposta che si da al cittadino e ogni cittadino, di qualsiasi posto, ha il diritto della dignità della cura. Noi con l’Italia ha questa caratteristica, la concretezza e la serietà: destra o sinistra che sia, se si fa un errore, bisogna riconoscerlo e se ci si allontana dai cittadini bisogna avere il coraggio di dirlo. In Calabria abbiamo una grande fortuna, anche politicamente, ovvero che il candidato scelto è Roberto Occhiuto, la cui storia moderata, di concretezza e di serietà, dimostra che potrà proseguire il lavoro fatto da Jole Santelli». «Si ritorni a investire di responsabilità il presidente della Regione Calabria e ci si dia tutti una mano. I fondi del Pnrr saranno la grande opportunità di togliere l’alibi delle risorse e allora la sfida sarà sulle capacità di tradurre i progetti in fatti».
Infine anche una battuta sul dibattito (anche politico) accesissimo nel corso delle ultime settimane e che riguarda il Green Pass e le decisioni del governo targato Mario Draghi: «Abbiamo le scatole piene delle polemiche sul Green Pass. Mi sembrano inutili e sterili e così non si guarda in faccia la realtà ovvero che da Nord a Sud i cittadini hanno dimostrato di essere molto più responsabili e liberi e di aver compreso la sfida che abbiamo davanti, rispetto alle inutili polemiche di chi invece vuole rappresentare una minoranza». «Abbiamo raggiunto l’80% dei vaccinati, ed è la media nazionale, il che vuol dire che tanto quanto un cittadino milanese quanto quello calabrese, se gli spieghi le ragioni, si vaccina perché ha capito che è l’unico strumento per tornare a vivere e per sperare in un futuro per sé e per i propri figli. Sono 80 milioni i certificati Green Pass scaricati e continuiamo a discutere se deve essere obbligatorio?». (redazione@corrierecal.it)
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