CROTONE Il sindaco di Cirò Marina, Sergio Ferrari, fa melina e non risponde alla telefonata del coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino. Questo si bisbiglia oggi a Crotone negli ambienti di centrodestra. In vista delle elezioni provinciali, previste per il prossimo 18 dicembre, Torromino ha avviato il confronto all’interno del centrodestra per la scelta del candidato a presidente e la composizione delle liste che dovranno appoggiarlo. Nei giorni scorsi c’è stata una prima riunione con i dirigenti dei partiti della coalizione e per sabato prossimo Torromino ha convocato un incontro con tutti i sindaci che si riconoscono nel centrodestra.
Secondo quello che si racconta a Crotone, il coordinatore di FI avrebbe tentato anche di contattare telefonicamente il sindaco di Cirò Marina, che non avrebbe risposto. Gli avrebbe anche inviato un messaggio per informarlo che lo sta cercando, ma anche in questo caso non c’è stata nessuna risposta.
Se Ferrari non ha il telefonino fuori servizio vuol dire che non intende parlare con Torromino di candidature alla Provincia pitagorica. Ferrari si sente già in campagna elettorale perché la sua candidatura è stata già decisa dai rappresentanti dell’area di centrodestra che, alle recenti elezioni regionali, hanno sostenuto candidati vincenti (candidati che sono stati eletti).
Si è innescato un braccio di ferro tra due correnti che si misurano: la prima prova di forza tra Torromino e quest’area c’è già stata alle elezioni regionali. La prova di forza non è circoscritta solo al Crotonese, perché coinvolgerebbe anche settori regionali del partito.
Sempre secondo i rumors, i “vincenti” farebbero riferimento all’ex consigliere regionale Vito Pitaro che, negli ultimi giorni, è stato visto a Crotone. Della questione sarebbe stato informato anche il coordinatore regionale di FI, Giuseppe Mangiavalori, che non avrebbe preso in considerazione le preoccupazioni di Torromino.
Si annuncia bagarre anche perché Torromino potrebbe far valere il suo status di parlamentare ai più alti livelli.
Intanto nel centrosinistra si tenta di riprendere il bandolo della matassa. L’incontro con i sindaci targati Pd, convocato per lo scorso lunedì dal sindaco di Casabona, Francesco Seminario, è saltato a causa del maltempo ed è stato riconvocato per venerdì 29 ottobre, sempre a Casabona. Attualmente il Pd non ha un responsabile provinciale a cui affidare il coordinamento delle attività. Il commissario provinciale Franco Iacucci, dimessosi lo scorso 3 settembre, non è stato ancora sostituito e il partito è allo sbando. Senza l’iniziativa di Seminario il Pd rischiava di non presentare liste e candidati per il governo della Provincia, come è successo alle elezioni comunali di Crotone a settembre del 2020. Toccherà ai sindaci dem, quindi, decidere quale approccio avere ed eventualmente con chi allearsi.
Le possibilità per il Pd, al momento, sono due: fare un’alleanza con tutte le forze del centrosinistra o correre da solo. Dovrà capire cosa intende fare il sindaco di Crotone, Vicenzo Voce, che sta riflettendo sulla possibilità di presentare la sua candidatura alla guida della Provincia. Se Voce intende candidarsi deve decidere se prendere contatti con gli alleati o si aspettare proposte. Non si sa, però, se i sindaci del Pd sono disponibili a prendersi la responsabilità di fare la prima mossa in caso di candidatura di Voce. Sulla carta, senza l’alleanza con il Pd, Voce non ha i numeri per essere eletto, ma nemmeno un centrodestra diviso può dormire sonni tranquilli. (redazione@corrierecal.it)
x
x