CATANZARO La Corte d’appello di Catanzaro ha proclamato, questa mattina, ufficialmente eletto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Occhiuto, candidato alla presidenza della Regione con il centrodestra, ha vinto le elezioni regionali del 3 e 4 ottobre con il 54,5% (431.675 voti). La sua proclamazione è arrivata a distanza di 25 giorni dal voto.
Occhiuto, a margine della cerimonia, ha ribadito il concetto chiave del suo impegno da governatore: «Vogliamo aprire in Calabria una nuova stagione. Il processo non si concluderà in uno o due anni, ma la Calabria la cambieremo e conto di rendere visibili i primi risultati entro pochi mesi».
Primo passo atteso: la nomina a commissario alla sanità: «Ho chiesto al ministro della Salute e anche al ministero dell’Economia di essere nominato commissario alla Sanità in uno dei prossimi consigli dei ministri – ha detto Occhiuto – e credo che questo avverrà abbastanza presto. Ho svolto un’attività di ricognizione anche sui sub commissari. È necessario, lo dice una sentenza della Corte costituzionale, che il commissario sia affiancato da esperti e ho chiesto alla Funzione pubblica l’applicazione di questa sentenza per agevolare l’individuazione di queste figure, in modo da rendere più appetibile e incentivata l’opera di risanamento della sanità».
Il neo governatore apre al dialogo (e chiude alla politica) sulla madre di tutte le emergenze: «Sulla sanità non ci sarà spazio per alcuna intromissione da parte dei partiti, accetto sulla sanità ogni contributo, anche da parte delle opposizioni perché la salute dei calabresi non appartiene a una parte politica».
Occhiuto ha spiegato che sarà in Cittadella «già oggi pomeriggio (ma poi ha deciso di anticipare alla tarda mattinata, ndr): ci sono tante emergenze da affrontare – ha detto –: siamo sotto allerta meteo, c’è da verificare quello che succederà con i 69 milioni di euro oggetto di contestazione da parte della Commissione europea, ci sono bandi dei ministeri in scadenza, come quello sui borghi spopolati. E poi c’è da selezionare gli esperti che aiuteranno la Regione nella pianificazione della spesa del Pnrr: in Calabria ne avremo 40 e dobbiamo avviare le nostre richieste al governo. Sono figure fondamentali per spendere bene, velocemente, in maniera produttiva le risorse».
Davanti a queste urgenze la composizione della squadra «è importante» ma non è il primo pensiero: «La giunta regionale la farò nei tempi stabiliti dallo Statuto. Saranno persone perbene, capaci di aiutarmi. Non è il problema che mi impegna di più, ci sono emergenze che hanno la priorità e meritano più attenzione». E riguardo al ticket (sempre più in bilico) con l’ex governatore reggente Spirlì «saprete quando presenterò la giunta», ha concluso Occhiuto.
«Raccolgo il testimone di Nino Spirlì, che ha svolto un lavoro complesso difficile in questa’anno molto triste, perchè questa legislatura si apre a causa della morte di Jole Santelli e Nino ha ha retto il governo regionale in condizioni davvero difficili». Lo ha detto il neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervistato dai giornalisti nella sede della Giunta a Catanzaro, all’atto del suo insediamento e del passaggio di consegne con il presidente facente funzioni Nino Spirlì, che ha ricevuto ricevuto nel palazzo della Regione. «Sono contento – ha proseguito Occhiuto – lui sia qui con me, tra poco ci metteremo in ufficio e mi racconterà quali sono i primi dossier su cui mettersi a lavorare. Da oggi al lavoro per dimostrare che la Calabria può essere una regione che può essere raccontata in maniera diversa rispetto al passato. All’inizio della precedente legislatura era successo perché con Jole Santelli l’Italia ha scoperto che la Calabria può avere una classe dirigente di qualità, che non chiede assistenzialismo ma rivendica i propri diritti, che non pietisce aiuto ma – ha concluso il governatore calabrese – pretende la giusta attenzione da parte della comunità nazionale».
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