CORIGLIANO ROSSANO Ancora ambulanze in fila fuori dal “Giannettasio”. Scene che si pensava appartenessero al passato, ed invece, da questa notte il pronto soccorso dell’ospedale di Rossano è letteralmente preso d’assalto da pazienti Covid.
Nell’area antistante, nel primo pomeriggio di oggi – ma è un via vai iniziato ieri sera –quattro erano i mezzi con i lampeggianti accesi: due in attesa che i pazienti fossero presi in cura, altre due pronte ad un altro “giro” dopo aver accompagnato in reparto le persone soccorse.
La recrudescenza del virus sul territorio inizia, dunque, a farsi sentire, così come sta aumentando la pressione sugli ospedali.
Al “Giannettasio” già da qualche giorno sono stati attivati i 36 posti – fino a qualche settimana fa erano 16 – nelle due ali del reparto Covid allestito al quinto piano, già dalla scorsa ondata. Al momento i ricoverati affetti dal virus Sars-Cov-2 al “Giannettasio” sono 28 più 4 in pronto soccorso in attesa del posto letto in reparto.
Come confermato dal dottor Giovanni Malomo, direttore dell’unità operativa complessa di Pneumologia Covid, l’età media dei ricoverati sta abbassandosi vertiginosamente. «Abbiamo in reparto pazienti di 24-30 anni: in questa quarta ondata l’età dei ricoverati si è abbassata notevolmente. Prima curavamo pazienti sulla sessantina, adesso sempre più giovani hanno bisogno di cure. I vaccinati sono il 50% dei degenti, uno di questi anche con la terza dose», specifica Malomo, reduce da un summit pomeridiano alla direzione generale dell’Asp di Cosenza per programmare come fronteggiare l’infezione. Il management dell’azienda ha, infatti, deciso di riattivare i 18 posti dell’ospedale di Acri nelle prossime ore.
Dopo Cosenza, dunque, anche il reparto Covid del “Giannettasio” di Corigliano Rossano è prossimo alla soglia dei 36. «Crediamo di esaurire i posti letto a disposizione (appena due, ndr) – conclude il dirigente medico – nella notte, anche perché stanno arrivando in pronto soccorso alcuni pazienti provenienti da una casa per anziani di Campana, dove si è sviluppato un focolaio».
Da quanto appreso dal sindaco Agostino Chiarello, a Campana al momento si contano 38 casi, in aumento, perché proprio in queste ore è in corso un ampio screening sulla popolazione. Un numero di infezioni consistenti rispetto ai circa 800 residenti effettivi.
Preoccupa anche un «grosso focolaio» – così come definito dall’ex direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo – a Longobucco che conta al momento 26 positivi. Il commissario prefettizio, a tal proposito, ha firmato un’ordinanza con cui obbliga all’utilizzo della mascherina anche all’aperto.
A Corigliano Rossano i casi attuali sono 163. «Si tratta di tanti piccoli cluster – specifica Rizzo – diffusi su tutto il territorio». A proposito di territorio, ancora, l’Asp di Cosenza conta 42 positivi attivi a Crosia, altrettanti a Spezzano Albanese, 24 a Cassano, 17 a Castrovillari, 11 a Trebisacce. (l.latella@corrierecal.it)
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