CROTONE Il regalo di Natale. Non ha altra chiave di lettura il contenuto della determinazione dirigenziale numero 2086 del 7 dicembre scorso con la quale il Comune di Crotone assegna «con affidamento diretto» all’Associazione Sorgente delle Arti il «servizio di iniziative di animazione per bambini e, in particolare del progetto denominato “Favole sotto l’albero”». Costo dell’attività, tenutasi ieri, è di 7.300 euro comprensivi di Iva. Il problema nasce perché in questa associazione presta la sua attività di artista la consigliera di maggioranza Floriana Mungari.
Lo sanno bene gli ex tre consiglieri di maggioranza Anna Maria Cantafora, Vincenzo Familiari e Salvatore Riga che hanno posto il problema «dell’etica politica e dell’esercizio responsabile del potere» in un comunicato diffuso oggi. Senza fare nomi i tre sottolineano che «una festa non può fare perdere a un’amministrazione il buon senso, l’etica e l’esercizio responsabile del potere». Fuori dai microfoni puntano il dito contro il sindaco Vincenzo Voce, che accusano di «essersi creato un cerchio magico». Voce si fiderebbe solo di alcuni amici stretti. Nella nota, citando lo scrittore Alexis de Tocqueville, i tre consiglieri parlano di «arrivisti delle democrazie, quelli che si preoccupano meno di tutti gli altri del futuro». Nel prosieguo del comunicato i tre evidenziano la necessità di avere «maggiore responsabilità ed etica del fare amministrativo». Parole pesanti, anche se i attribuiscono le scelte a «superficialità e leggerezza» che, però, «non si addicono a chi amministra la cosa pubblica».
«Disinibizione e sfrontatezza – scrivono – nell’adozione degli atti amministrativi, nella gestione del bene comune da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, come accaduto in questi giorni, non sono accettabili e nemmeno tollerabili». Annunciano, quindi, di volersi determinare «nelle sedi opportune senza risparmiarci, affinché venga garantita la terzietà ed il buon governo».
Probabilmente chiederanno alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone di fare chiarezza sulla vicenda. «È vero, i bambini hanno bisogno anche di favole – concludono i tre consiglieri – noi grandi no». Si tratta di un chiaro riferimento all’iniziativa “Favole sotto l’albero” e alla determinazione dirigenziale che la finanzia con 7.300 presi dal Fondo per le politiche della famiglia (Politiche sociali). Anche la scelta di accedere ai fondi destinati alle Politiche sociali, per finanziare una delle iniziative del cartellone delle feste di Natale, sta creando diversi malumori in città.
Il cartellone è ricco di iniziative, gran parte delle quali sono finanziate con 50.000 euro che la Regione Calabria aveva assegnato a Crotone per le attività post Covid. Crotone ha partecipato al bando 447/2000 del 28 dicembre 2000 ed ha ottenuto un finanziamento di 50.000 euro che non era stato incassato, perché non era stato trasmesso a Fincalabra l’iban del Comune. Si è anche corso il rischio di perdere il finanziamento, che sul filo di lana è stato recuperato e impegnato per le iniziative natalizie. Evidentemente i 50.000 euro non sono bastati e si è dovuto fare ricorso anche ai fondi delle Politiche sociali. Tra le iniziative destinate ad alimentare le polemiche c’è anche quella tenutasi ieri in piazza Lea Garofano: il mercatino della beneficenza. Secondo alcuni cittadini è stato un normale mercato di vendita al pubblico e non di beneficenza.
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