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L’INTERVISTA

Occhiuto: «Al lavoro per evitare “zona arancione”. Con Berlusconi al Quirinale Italia “guida” in Europa»

Il governatore a RaiNews: «Draghi sta facendo un lavoro straordinario». Sulla Calabria: «Già oggi 18 nuovi posti in terapia intensiva. Entro dicembre 250mila vaccinazioni»

Pubblicato il: 17/12/2021 – 11:07
Occhiuto: «Al lavoro per evitare “zona arancione”. Con Berlusconi al Quirinale Italia “guida” in Europa»

CATANZARO «Il governo ha fatto benissimo ad inserire nuove misure e maggiori controlli per entrare nel nostro Paese. Una volta tanto siamo nelle condizioni di poter anticipare gli effetti della pandemia, e di non doversi inseguire il virus come faceva l’esecutivo precedente». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Studio 24”, su RaiNews24.
«L’Italia sta messa molto meglio rispetto agli altri Paesi. Il governo ha, quindi, fatto bene sulle vaccinazioni e sulle misure adottate per contrastare i contagi. Adesso occorre non abbassare la guardia per difendere i risultati ottenuti in questi mesi».

Occhiuto: «Draghi sta facendo un lavoro straordinario»

«Il giudizio dell’Economist sul nostro Paese? Draghi sta facendo un lavoro straordinario. Spero possa fare il presidente del Consiglio fino al termine della legislatura. Ma sarà in ogni caso una risorsa importantissima anche in futuro», ha aggiunto. «In Europa non c’è più una personalità come la Merkel, e quindi l’Italia può candidarsi ad essere la guida dell’Ue in un momento delicato per la pandemia e per l’economia. Quando, ed esempio, il nostro Paese dovrà rientrare del debito fatto in questi mesi, servirà qualcuno di autorevole per concordare delle regole che siano sostenibili per l’Italia: Mario Draghi potrà farlo».

«Berlusconi al Colle darebbe immagine di un Paese guida»

«Il presidente Berlusconi ha dato il meglio di sé in politica estera. Basta pensare a Pratica di Mare, alla stretta di mano tra il presidente Usa e quello della Russia, o al problema dell’immigrazione, che Berlusconi affrontava dialogando direttamente con i leader politici del nord Africa».
«Un’Italia con Berlusconi presidente della Repubblica e Draghi presidente del Consiglio – ha sostenuto – sarebbe un Paese guida in Europa e a livello internazionale. Il centrodestra ha un blocco molto consistente che può trovare un accordo forte per un candidato condiviso per il Quirinale». «Se dovesse essere Berlusconi – il presidente non ha ancora detto di essere disponibile – io sono convinto – ha concluso Occhiuto – che in Parlamento molti che non lo direbbero neanche sotto tortura lo voterebbero per il Colle».

«A dicembre 250mila vaccinazioni»

«In Calabria stiamo fronteggiando l’epidemia ottenendo grandi risultati sulle vaccinazioni. Abbiamo superato il target che Figliuolo ci aveva assegnato. Stiamo lavorando anche con le unità mobili messe a disposizione dalla struttura commissariale».
«Stiamo vaccinando Comuni come San Luca e Platì, dove c’era solo il 30% di vaccinati, e abbiamo messo a disposizione degli hub temporanei per aumentare le somministrazioni. Stiamo comunque andando bene perché abbiamo fatto 250mila vaccinazioni dall’inizio del mese. Da questo punto di vista la Calabria non è più tra le ultime Regioni», ha concluso il governatore.

«Al lavoro per evitare il pericolo “zona arancione”»

«Struttura per evitare questo. Vaccinando quanto più è possibile ma soprattutto riorganizzando la rete ospedaliera in maniera da aumentare la dotazione di posti letto». Occhiuto parla del rischio che la regione passi in “zona arancione”.
«Forse già oggi – ha aggiunto – riusciamo ad aumentare le terapie intensive di 18-19 posti letto. Non è semplice. Anche i 18-19 posti in terapia intensiva che abbiamo prodotto lo abbiamo fatto semplicemente riorganizzando le risorse perché è difficile trovare anestesisti e rianimatori. E’ difficile in tutta Italia lo è ancor di più in Calabria perché un giovane specializzando preferisce andare in un sistema sanitario meglio funzionante piuttosto che in un ospedale in cui ogni giorno può avere qualche problema. Per esempio abbiamo convinto l’università, e di questo sono grato all’Università di Catanzaro, di mettere a disposizione della Regione, del sistema sanitario, gli specializzandi in anestesia del terzo e quarto anno che possono aiutare gli anestesisti rianimatori avendo un anestesista come tutor e possono darci la possibilità di aumentare i posti letto».



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