ROMA «Altro che taglio ai vitalizi che rimane, Partito Democratico e Lega si riprendono il malloppo, con la complicità del Movimento 5 Stelle che sconfessa per l’ennesima volta ciò che ha fatto e ciò in cui hanno creduto e tuttora credono i suoi elettori e restituisce i privilegi agli ex parlamentari». Lo afferma Francesco Forciniti, deputato di Alternativa, commentando la sentenza del Consiglio di Giurisdizione della Camera dei Deputati sui ricorsi presentati da diversi ex parlamentari per il ricalcolo degli assegni pensionistici.
«Con la sentenza parziale emessa dal Consiglio di Giurisdizione della Camera infatti – spiega Forciniti – si stabilisce che i coefficienti di trasformazione per il ricalcolo del vecchio assegno vitalizio debbano riferirsi alla data di entrata in vigore della deliberazione dell’ufficio di presidenza n.14/2018, dichiarando illegittima la parte della stessa deliberazione che stabiliva che i coefficienti di trasformazione tenessero conto dell’età anagrafica alla quale l’ex parlamentare avesse iniziato a percepire il vitalizio».
«Così, in sostanza – conclude Forciniti -, un ipotetico ex parlamentare che ha iniziato a percepire nei primi anni Novanta a soli 50 anni, dopo aver trascorso magari sole due settimane in Parlamento, un corposo assegno vitalizio si vedrà ripristinare buona parte di ciò che gli era stato, comprensibilmente, ridimensionato negli ultimi tre anni. Alla faccia di chi invece dopo decenni di contributi versati si trova a percepire una pensione bassissima. Una sentenza indecente. La casta continua a tutelarsi e ormai ha assorbito completamente i 5 stelle».
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