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I sindacati: «Sul Corap silenzio e ritardi, se non si svolta sarà sciopero»

Le segreterie generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl e Findici chiedono alla Giunta regionale di fare chiarezza sul futuro del Consorzio

Pubblicato il: 29/01/2022 – 13:46
I sindacati: «Sul Corap silenzio e ritardi, se non si svolta sarà sciopero»

CATANZARO «Emergenza Corap: la Regione Calabria non risponde e l’amministrazione commissariale brancola nel buio». Lo scrivono le segreterie generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl e Findici in una nota indirizzata al presidente della Regione Occhiuto, all’assessore regionale allo Sviluppo economico Varì e al commissionario del Consorzio regionale di sviluppo industriale Mazza. «Ancora – proseguono i sindacati – oggi bisogna prendere atto che dopo le diverse sollecitazioni per un incontro con la Regione ed il commissario Corap, nulla è stato fatto considerato che ormai sono passati oltre 2 mesi dall’avvio della terza, si spera ultima, procedura di liquidazione coatta amministrativa.  Purtroppo ancora oggi si aspettano riscontri sulla richiesta di convocazione delle organizzazioni sindacali, ultima quella con la quale è stato proclamato lo stato di agitazione. Bene ha fatto la Regione Calabria a sancire la liquidazione coatta amministrativa di un ente in agonia come il Corap, individuando con solerzia il commissario liquidatore a cui sono stati assegnati compiti e indirizzi ben precisi di liquidazione dell’ente. Liquidazione che sancisce senza ombra di dubbio la riallocazione del personale e delle funzioni in altri enti. I lavoratori oramai stremati e confusi chiedono chiarezza da parte della Regione in merito al loro futuro lavorativo. Oramai da tempo vivono nell’insicurezza della retribuzione dello stipendio (basti pensare gli stipendi di diverse mensilità ancora dovuti dal 2019). Certo – proseguono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Ugl e Findici -non giova l’incertezza generata da una ipotetica ripresa del Corap, ipotizzata dall’amminstrazione commissariale, fondata su bilanci insufficienti, piani industriali inadeguati e potenzialità inesistenti, quasi a sconfinare dai compiti assegnati dalla Regione Calabria Giova invece rammentare le professionalità e competenze presenti nel Corap, più volte elogiate dalle istituzioni, riconoscimento incontestabile, che rischia di perdersi se non si procede con la loro riallocazione assieme alle funzioni. Patrimonio fatto di risorse umane che meritano di essere valorizzate e che con dedizione e spirito di abnegazione ancora oggi svolge le proprie funzioni». I sindacati nella nota – scrivono – «ancora una volta assieme ai lavoratori, ribadiscono con forza: la liquidazione coatta amministrativa come unica soluzione; la riallocazione di attività e personale in altri enti; il rifiuto delle opzioni prospettate della ipotetica infondata ripresa del Consorzio. Per tutto ciò le scriventi organizzazioni sindacali, se entro otto giorni non saranno convocate dal presidente della Regione, procederanno con gli adempimenti di legge per la proclamazione dello sciopero, che avrà fine con una manifestazione presso la Cittadella regionale. È arrivato il momento che la Giunta Occhiuto intervenga a mettere chiarezza sulla vicenda Corap, facendo intendere ai lavoratori le reali intenzioni ed i tempi per porre la parola fine all’annosa vertenza». La nota è sottoscritta da Baldari per Fp Cgil, Giordano per Cisl Fp, Bartoletti per Uil Fpl, Cuzzupi per Ugl Calabria e Macis per Findici.

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