CATANZARO «Condivido e sostengo l’appello e le preoccupazioni di molte testate giornalistiche importanti calabresi sulla libertà di stampa e la libera espressione. Le querele temerarie che molte volte si intentano contro giornalisti indipendenti e le loro testate hanno il sapore della censura e della deterrenza contro la libertà di stampa». A dirlo in una nota è il segretario regionale Cgil Angelo Sposato, che aggiunge: 1Una prevaricazione e atteggiamento di arroganza e di forza che viene esercitata per fare pressione a professionisti, il più delle volte giovani giornaliste/i e pubblicisti freelance pieni di passione e che meriterebbero maggiore valorizzazione e contratti dignitosi. Per queste ragioni serve un quadro normativo che recepisca in pieno l’articolo 21 della nostra costituzione e soprattutto in Calabria e nelle regioni del sud, dove la lotta alla criminalità, alla corruzione ed alla Ndrangheta è fondamentale, garantire l’agibilità e la libertà di stampa è assolutamente necessario ed imprescindibile». E conclude: «La ‘ndrangheta, la politica malsana e pezzi della società corrotta vorrebbero agire nel silenzio e noi non lo dobbiamo consentire».
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